Maggiori dettagli sugli spettri
2009; Springer International Publishing; Linguagem: Italiano
10.1007/978-88-470-1159-5_9
ISSN2532-3318
Autores Tópico(s)Quantum optics and atomic interactions
ResumoL’elevata precisione con cui possono essere eseguite le misure spettroscopiche fa sì che l’approssimazione non relativistica introdotta nel capitolo precedente non sia sufficiente, nella stragrande maggioranza dei casi, a dare una descrizione quantitativamente adeguata degli spettri atomici. In particolare, non è possibile spiegare, in base a tale approssimazione, la presenza negli spettri atomici di un fenomeno importantissimo quale la struttura fine. Tale fenomeno può essere adeguatamente descritto considerando il contributo all’energia dell’atomo dovuto al momento angolare intrinseco dell’elettrone. II risultato è la rimozione della degenerazione dell’Hamiltoniana non relativistica e la conseguente separazione dei termini (individuati dai numeri quantici L e S) in livelli atomici caratterizzati dal numero quantico J. In questo capitolo ci proponiamo di analizzare in dettaglio questo fenomeno insieme ad altri fenomeni di tipo analogo che danno luogo alla rimozione della degenerazione degli stati atomici sia a causa di agenti esterni (come ad esempio un campo magnetico) che interni (spin nucleare). Questo ci porterà alla descrizione di altri effetti caratteristici degli spettri atomici quali l’effetto Zeeman, l’effetto Paschen-Back e la struttura iperfine.
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