Die Schriftlichkeit der Novelle: Überlegungen zu Matteo Bandello
2003; Verlag Vittorio Klostermann; Volume: 115; Issue: 1 Linguagem: Italiano
ISSN
1864-0737
Autores Tópico(s)Comparative Literary Analysis and Criticism
ResumoRecentemente si e discusso molto dell'»oralita« della novella italiana. Tuttavia, in quasi tutte le raccolte di novelle si trovano, accanto alla finzione del narrare, altri elementi ugualmente fittizi, che presuppongono una forma scritta. Nelle Novelle del Bandello, oggetto prediletto dei difensori dell'oralita, questi indizi di carattere scritto sono particolarmente numerosi. E noto che la rappresentazione del narrare deriva dal Decameron; da un primo tentativo del Boccaccio di conciliare oralita e scrittura all'interno della finzione prende pero spunto anche un'altra tradizione: fino alla meta del '500 quasi tutti gli autori di novelle cercano di spiegare come l'autore sia venuto a sapere delle novelle raccontate e come queste siano diventate opera scritta. Il carattere scritto diventa particolarmente importante alla fine del '400 e nel '500. Il Bandello, che si inserisce senza problemi in queste tendenze, attribuisce pero alla scrittura un ruolo ancora piu significativo, mostrando di possedere una nozione molto precisa delle rispettive potenzialita della trasmissione orale e di quella scritta. Il contributo si conclude con un'analisi comparativa del Decameron e delle Novelle, che illustra fra l'altro le inadeguatezze dei modelli narratologici correnti.
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