Artigo Revisado por pares

Il libro di ricercate a qvattro voci (1575) di Rocco Rodio e alcuni rilievi sui rapporti tra Napoli e la Spagna nel XVI secolo

2014; Spanish National Research Council; Issue: 69 Linguagem: Italiano

ISSN

1988-4125

Autores

Francesco Tasini,

Tópico(s)

Musicology and Musical Analysis

Resumo

espanolTras un breve repaso de los estudios musicologicos centrados en las relaciones que la musica para tecla de los siglos XVI y XVII creo entre Napoles y Espana, el ensayo se centra de manera casi exclusiva, y desde un punto de vista analitico y estilistico, en el «Libro di ricercate a qvattro voci di Rocco Rodio con alcvne fantasie sopra Varii canti fermi» publicado en Napoles por Gioseppe Cacchio dall’Aquila en el 1575. El libro de Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca - Napoles, 1615ca) constituye la primera impresion en partitura, forma que sera muy usada en Napoles a fi nales del siglo XVI e inicios del XVII. Experimentara este fenomeno editorial una importante expansion a nivel nacional y europeo durante todo el siglo XVII, y aun durante el siglo XVIII se encuentran ejemplos. El analisis formal y estilistico de las composiciones publicadas en esta obra (cinco Ricercate, cuatro Fantasie sobre Canti Fermi y sobre La mi re fa mi re) muestra la “modernidad” y el progresismo del autor: las Ricercate del cual son una elaboracion de la practica coeva de la improvisacion y la diminucion que se aplicaba en los motetes polifonicos vocales y en los madrigales con affetti; las Fantasie representan un soberbio ejemplo de invencion y maestria que se inscribe no solo en el campo de la composicion «osservata» para tecla, sino que representa un modelo ejemplar en el ambiente mas amplio de la ferviente produccion vocal, didactica y experimental de la escuela polifonicoinstrumental entre Napoles, Roma y Espana. EnglishAfter a brief setup on musicological studies on the relationships between Naples and Spain, in particular in the keyboard production of the sixteenth and seventeenth centuries, this paper occupies almost exclusively - on analysis and style - on the LIBRO DI RICERCATE A QVATTRO VOCI DI ROCCO RODIO CON ALCVNE FANTASIE SOPRA VARII CANTI FERMI, published in Naples by Gioseppe Cacchio dall’Aquila in 1575. The book by Rocco Rodio (“Rocchus Rodius Civitatis Barensis”; Bari-Napoli 1530ca, 1615ca ) is the fi rst release ever appeared in score, which was particularly followed in Naples in the late sixteenth and early seventeenth century and of which we fi nd signifi cant use in Italy and Europe throughout the course of the seventeenth century, with examples also in the eighteenth century. The analysis of form and style of the compositions contained in this printing shows the ‘Modern’ and progressive author’s writing, which seems refractory to the contemporary practice of improvisation and ‘diminutions’ that was practiced in the polyphonic motet and madrigale affettuoso; the fantasies are a superb example of invention and mastery of composition to be read not only in the fl ow of tradition practiced on the harpsichord, but should be understood as the exemplary model resulted in the broader vocal, didactic and experimental literature of the polyphonic instrumental schools in Naples, Rome and Spain. italianoIl saggio, dopo una sintetica messa a punto sugli studi musicologici relativi ai rapporti intercorsi tra Napoli e la Spagna in particolare nel campo della produzione tastieristica dei secoli XVI-XVII, si occupa in maniera pressoche esclusiva – sotto il profi lo analitico e stilistico – del LIBRO DI RICERCATE A QVATTRO VOCI DI ROCCO RODIO CON ALCVNE FANTASIE SOPRA VARII CANTI FERMI, pubblicato a Napoli da Gioseppe Cacchio dall’Aquila nel 1575. Il libro di Rocco Rodio («Rocchus Rodius Civitatis Barensis»; Bari, 1530ca-Napoli, 1615ca) costituisce la prima stampa in assoluto apparsa in partitura, un sistema particolarmente seguito a Napoli tra la fi ne del XVI secolo e l’inizio del XVII e che trovera un signifi cativo impiego a livello nazionale ed europeo lungo tutto il corso del Seicento, con esempi anche nel Settecento. L’analisi formale e stilistica delle composizioni contenute nella stampa (cinque Ricercate, quattro Fantasie su Canti Fermi e su La mi re fa mi re) mostrano la scrittura ‘moderna’ e progressiva dell’autore, le cui Ricercate sono per cosi dire una rifrazione della coeva prassi improvvisativa e diminutiva che si esercitava nel mottetto polifonico vocale e nel madrigale affettuoso; le Fantasie costituiscono un superbo esempio di invenzione e maestria compositiva da leggersi non esclusivamente nell’alveo della tradizione del genere «osservato» nel campo tastieristico, ma vanno intese come il modello esemplare scaturito nell’ambiente piu ampio della fervente letteratura vocale, didattica e sperimentale della scuola polifonicostrumentale tra Napoli, Roma e la Spagna.

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