Clausole di anatema e di maledizione nei documenti
2011; Issue: 123-1 Linguagem: Italiano
10.4000/mefrm.671
ISSN1724-2150
AutoresAmedeo Feniello, Jean-Marie Martin,
Tópico(s)Renaissance Literature and Culture
ResumoLe clausole di anatema e di maledizione, numerose nei documenti occidentali del x e xi secolo, derivano da un'antica tradizione greca. Le formulazioni sono particolarmente varie, e, spesso, coesistono con delle clausole penali. Se, nella documentazione bizantina, le clausole assumono un linguaggio neotestamentario, con riferimento alle pene rivolte contro coloro i quali hanno crocifisso Gesù o agli eretici, nelle carte occidentali ci si richiama specialmente ai reprobi dell'antico Testamento. In Italia meridionale e in Sicilia, dove convivono popolazioni greche e latine e organizzazioni politiche bizantine e occidentali, il panorama della clausole di anatema risente degli apporti e delle influenze provenienti da entrambi i contesti religiosi, culturali e ideologici. Invece, la Sardegna dei Giudicati (specialmente del Logudoro) presenta uno scenario del tutto particolare, nel quale la formula di maledizione risulta particolarmente sviluppata, tanto da sostituire la clausola penale.
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