Artigo Revisado por pares

GIOVANNI GARBUGINO, Studi sul romanzo latino

2011; University of Groningen Press; Volume: 9; Linguagem: Italiano

ISSN

1568-3540

Autores

Lara Nicolini, Giulio Vannini,

Tópico(s)

Classical Antiquity Studies

Resumo

GIOVANNI GarbuginO: Studi sul latino Alessandria, Edizioni dell'Orso, Studi e Ricerche 85 2010. VIII, 121 pp. 16,00 [euro] ISBN 978-88-6274-213-9 L'opera raccoglie cinque saggi di diversa ispirazione, gia pubblicati o in corso di pubblicazione, accomunati fondamentalmente dal fatto di essere incentrati su opere latine riconducibili a uno stesso genere letterario che convenzionalmente si definisce romanzo: il Satyricon di Petronio, le Metamorfosi di Apuleio e l'anonima Historia Apollonii regis Tyri. Premesso che negli ultimi vent'anni su quest'argomento si e detto e scritto moltissimo--si tratta forse del genere piu in voga nel dibattito internazionale che, anche solo nell'ultimo biennio, gli ha dedicato piu di una decina di congressi--e che dunque e difficile produrre ancora qualcosa di originale, se non forse nel settore della critica testuale, il libro di Garbugino sembra porsi, in modo molto apprezzabile, il fine piu modesto di messa a punto (con esemplificazioni) di alcuni concetti fondamentali. Il primo saggio e dedicato al Satyricon e in particolare alla possibilita che nell'opera Petronio intendesse polemizzare con gli stoici e ridicolizzare Nerone; seguono due saggi apuleiani, incentrati su episodi del che potrebbero avere valore simbolico piu generale nell'ottica di un'interpretazione seria, edificante, delle Metamorfosi; infine, a chiudere, due pezzi dedicati all'opera forse piu misteriosa tra le tre, l'Historia Apollonii, recentemente edita e commentata in modo tutt'altro che soddisfacente da Kortekaas--uno dei due saggi costituisce in effetti una recensione al commento. Un'osservazione generale sul metodo, valida in particolare per i saggi su Petronio e Apuleio, riguarda il trattamento della bibliografia. G. mostra certamente un'eccellente conoscenza della bibliografia petroniana e apuleiana, antica e recente. Il problema e che non sempre a questa si accompagna un giudizio critico equilibrato, anzi le opinioni degli studiosi precedenti vengono spesso recepite als Dictierte der Heilige Geist e a quel punto trattate alla stregua del testo, di certezze raggiunte e indiscutibili. Inoltre carrellate di studi, che spesso giungono a risultati anche opposti, come quelli sulla milesia (nel primo saggio), sulla Festa del Riso (nel secondo) e su alcune inserzioni secondarie del (nel terzo), si trovano assemblate in una mescolanza dai risultati non sempre chiari. Le fonti bibliografiche citate, infine, meritavano forse un minimo di differenziazione, mentre vediamo accolti sullo stesso piano, e trattati come basi da cui partire, saggi di sostanza (si possono fare i nomi di Dowden, Beck, Perry, Rosati) e contributi decisamente molto meno seri (e lasciamo al lettore il compito di riconoscere questi ultimi). Entriamo adesso nel merito degli studi. Il lungo contributo dedicato al Satyricon ('La poetica di Encolpio e il ritratto tacitiano di Petronio') affronta questioni diverse che l'autore mette in relazione riprendendo il filo di dibattiti che nella critica degli ultimi decenni sono stati particolarmente accesi. Preliminarmente conviene precisare che la condivisibile convinzione di G. e che il Satyricon non appartenga alla tradizione menippea (non lo crede neanche Courtney, nonostante sia citato come sostenitore di questa ipotesi nella nota 60), bensi a quella, ugualmente poco nota, del romanzo comico. L'indagine di G. prende avvio da un interrogativo tutt'altro che trascurato (per una sintesi delle posizioni piu recenti cf. Lustrum 49, 2007, 276-278), ovvero se il carme quid me constricta spectatis fronte Catones (132, 15) pronunciato da Encolpio rappresenti o meno un manifesto poetico dell'autore. G. nota opportunamente che, nel momento in cui si esprime in versi, Encolpio si serve di un linguaggio poetico e di temi che dovevano essere convenzionali fra i cultori della Musa lasciva, e questo da l'impressione che il carme trascenda il contesto narrativo. …

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