La satira: uno specchio dell’antipolitica nell’Italia giolittiana
2012; Diacronie; Issue: N° 11, 3 Linguagem: Italiano
10.4000/diacronie.2634
ISSN2038-0925
Autores Tópico(s)Historical and Literary Analyses
ResumoIn Italia la stampa satirica ha sempre potuto contare su un nutrito pubblico di lettori. In sede storica, al contrario, non ha goduto della giusta considerazione, pur essendo una fonte fondamentale per fare una storia della mentalità. Più di ogni altro mezzo espressivo, la satira cerca ed esige la complicità del destinatario. L’autore satirico sia che voglia blandire o turbare i propri lettori, non può fare a meno di confrontarsi con la loro mentalità e partire da essa per elaborare le modalità espressive e il contenuto del suo messaggio.Nel corso dell’età giolittiana la difficoltà di costruire un felice rapporto tra governo e governati creò le condizioni per la diffusione di un generalizzato malcontento nei confronti della classe dirigente e della politica tout court. In questo contesto, la satira ha giocato un ruolo significativo nel rappresentare l’opinione pubblica offrendo ai sentimenti antipolitici un ambito entro il quale esprimersi.Prendendo in esame la produzione satirica di un periodico celebre come il «Travaso delle idee» è possibile risalire alla mentalità del ceto piccolo-borghese, al quale il settimanale si rivolgeva, e desumere un paradigma della retorica antipolitica declinata dalla satira.
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