Un transfert cinquecentesco: Scipione l'Africano
2007; Cambridge University Press; Volume: 28; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.33137/q.i..v28i2.8522
ISSN2293-7382
Autores Tópico(s)Early Modern Spanish Literature
ResumoL'intervento si pone l'obiettivo di analizzare la fortuna di Scipione l'Africano nel corso della seconda metà del XVI secolo. Sulla scia delle dispute quattrocentesche e dell'opera latina del Petrarca, il mito di Scipione si impone nel secondo Cinquecento attraverso la mediazione dei machiavelliani Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, dove si fornisce la narrazione delle gesta esemplari dell'illustre capitano antico. Grazie a queste premesse l'Africano diviene un preciso punto di riferimento per molte biografìe di uomini d'arme e di stato. E possibile, in questo senso, soffermarsi in maniera specifica su alcune comparazioni'. Nella biografia di Ferrante Gonzaga, scritta da Alfonso de' UUoa (1563), si accosta, ad esempio, la vicenda di Scipione a quella del capitano cinquecentesco, mentre nella vita di Cornelio Scipione l'Emiliano, scritta da Antonio Bendinelli (2 ed., 1568), si associano le gesta del 'maggiore' Africano con quelle dell'omonimo 'minore'. Il discorso, in realtà, finisce per coinvolgere diversi letterati (da Bernardo Segni e Antonio Benivieni il Giovane a Scipione Ammirato e Scipione de' Monti), nelle cui opere l'Africano diviene sicuramente un continuo, e nobilitante, termine di paragone.
Referência(s)