Artigo Revisado por pares

L’italiano ha mille anni: Spunti drammatici sull’origine della lingua e della letteratura italiane in occasione della svolta millenaria del nostro idioma

2014; SAGE Publishing; Volume: 48; Issue: 3 Linguagem: Italiano

10.1177/0014585814542583

ISSN

2168-989X

Autores

Enrico Bernard,

Tópico(s)

Translation Studies and Practices

Resumo

La lingua italiana è nata circa un millennio fa dalla trasformazione della liturgia drammatica in dramma liturgico. Attori di questo processo sono stati i “comici” che hanno sviluppato il dramma per la comprensione liturgica e per intrattenere il pubblico su temi religiosi conosciuti. Si è innescato così un processo abbastanza rapido di delatinizzazione e “involgarimento” delle sacre rappresentazioni che, spostandosi dall’altare alle piazze, hanno preso la forma meno solenne di laudi e misteri buffi. Questo processo è stato però messo in ombra dal tentativo – che ha origini lontane, addirittura in Dante – di nobilitare e idealizzare la genesi dell’italiano distinguendo il volgare dal “dolce stil novo”. La dicotomia ha scatenato discussioni secolari sul dialetto, in particolare sul fiorentino, che per Dante rappresenta quell’idioma “illustre, regale, curiale, cardinale” che si differenzia dal volgare come lingua d’ élite, letteraria e burocratica. Questa interpretazione, contrastata da Petrarca e Machiavelli, finì per eclissare l’origine drammatica, teatrale, dell’italiano. Ciò ha comportato un’interpretazione puramente letteraria e “fiorentinocentrica” della nostra storia linguistica e la “miseria” del teatro italiano sempre considerato, secondo una linea che va da Dante a Croce, come uno strumento troppo “volgare” e rozzo per sublimarsi in letteratura.

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