Banchetti pubblici e banchetti privati nell'iconografia funeraria romana del I secolo d. C.
1992; French School of Rome; Volume: 104; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.3406/mefr.1992.1771
ISSN1724-2134
Autores Tópico(s)Historical and Religious Studies of Rome
ResumoCaria Compostella, Banchetti pubblici e banchetti privati nell'iconografia funeraria romana dei I secolo d.C, p. 659-689. Vengono esaminati alcuni monumenti funerari romani dei I secolo dell'impero, decorati con immagini di convivio. Si cerca di dimostrare che queste scene non sono riferibili, per lo più, alla pietas familiare nei confronti dei defunto, ma vanno piuttosto interpretate corne espressioni di munificenza e di status. Orientano verso questa interpretazione sia alcuni significativi dettagli iconografici, sia le informazioni delle fonti relative ai banchetti romani di carattere pubblico e privato. In qualche caso si può verosimilmente supporre che la rappresentazione rispecchi un pasto offerto da o in onore di magistrati; in altri si può vedere, comunque, il riferimento ad una occasione pubblica e non privata. (v. rétro) Conviti di tipo evergetico, spesso connessi a cerimonie funebri, conoscono infatti a Roma una lunga tradizione e, a partire dal III sec. a.C, sotto l'influsso culturale ellenistico, essi assumono forme più fastose diventando, soprattutto nell'ultimo secolo della Repubblica, preziosissimi strumenti di propaganda politica. Con l'instaurazione del principato, il banchetto perde i suoi connotati prettamente politici, ma continua ad esprimere il desiderio di ostentazione e di liberalità, soprattutto da parte dei nuovi ricchi.
Referência(s)