Giochi d'acqua : water effects in Renaissance and Baroque Italy
2010; Taylor & Francis; Volume: 30; Issue: 1 Linguagem: Italiano
10.1080/14601170902895940
ISSN1943-2186
Autores Tópico(s)Renaissance Literature and Culture
ResumoAbstract Acknowledgements The author wishes to express his thanks to Eddie McParland and Corinna Lonergan for their most helpful comments on the text and also to Brendan Dempsey for his excellent photographs of Falda's and Venturini's engravings, published by permission of the Board of Trinity College Dublin. The image from Nigrone's manuscript, photographed by Massimo Velo, is used by permission of the Ministero per i Beni e le Attivitá Culturali. Notes 1. ‘Ma quel che pi[ugrave] mi diletta in queste nuove fonti è la varietà de’ modi co’ quali guidano, parteno, volgono, menano, rompeno, e or fanno scendere e or salire l'acque. Perché in una istessa fonte altre acque si veden scender rotte tra la ruvidezza di quelle pietre e con un soave romore in diverse parti biancheggiando spezzarsi, altre tra ‘l cavo di varii sassi, come fiume per il letto suo, con piccol mormorio dolcemente cadere. Havvene altre che per via di zampilli in aria salendo, come lor manca la forza d'ire in alto si ripiegano al basso, e ripiegando si spezzano, e in varie goccie si rompeno e con dolcissima pioggia, quasi lacrime d'innamorati, cadeno a terra. Altre per sottilissimi canali guidandosi escon con varii pispini in diversi parti, e cadeno nel fonte fan pi[ugrave] dolce la musica di quelle acque. Vi si veggono ancora alcune, le quali sorgendo in mezzo de la fonte, quasi sdegnandosi d'esser racchiuse, gonfiano e bolleno; altre non così orgogliose, ma paurose pi[ugrave] tosto tremano, e quasi mare che da debilissimo vento sia mosso leggiermente si sollevano. … Così altre acque sono spezzate, altre correnti, quelle di zampilli, queste di pispini, l'une di bollori, l'altre di tremoli, e io penso che l'arte andarà tanto innanzi che vi si aggiugneranno altre di sudori, altre di rugiada, e forse alcune di viscighe, e alcuni di gorgogli e in molte altre guise … '. (Claudio Tolomei, ‘Lettere’, Lettere del Cinquecento, edited by Giuseppe Guido Ferrero (Turin: Utet, 1967), pp. 362–363.) 2. ‘[La fontana] a man destra si dà [l'acqua] in questo modo. La sua canna è divisa in due, e l'una, ch’è la maggiore, conduce una gran polla d'acqua per di dentro … e quindi, uscendo fuori, trova intoppo di certi scoglietti, che rompendola, le fanno far maggior rumore e la spargono in pi[ugrave] parti … L'altra parte di questa canna … porta l'acqua sopra la volta del nicchio, dove è un catino quanto tiene tutta la volta, forato in pi[ugrave] lochi, per li quali fori, per certe picciole cannellate, si mandano solamente gocciole d'acqua sotto la volta, e di là quindi come per diversi gemitii, a guisa di pioggia, caggiono nel pilo … E così tra ‘l grondar di sopra e ‘l correr da ogni parte si fa una bella vista e un gran mormorio. La fontana a man sinistra ha la canna pur divisa in due, e una ch’è la picciola, … conduce l'acqua di sopra a la volta a far la medesima pioggia … Ma l'altra parte pi[ugrave] grande di essa canna la mette nel pelaghetto descritto, e quivi si sparti in pi[ugrave] zampilli; donde schizzando con impeto, truova il bagno del pelaghetto che le fa resistenza, e rompendola viene a fare un bollore e un gorgoglio bellissimo. … E così tra il piovere, il gorgogliare e ‘l versare e di questa fonte e de l'altra, oltre al vedere, si fa un sentir molto piacevole e quasi armonioso, essendo con il marmorar d'ambedue congiunto un altro maggior suono … '. (Annibal Caro, ‘Lettere famigliari’, Opere, edited by Stefano Jacomuzzi, 2 vols (Turin: Utet, 1974), II, pp. 611–612.) Gemitii should not be confused with gemiti, which mean ‘moans’ or ‘howls’. 3. Cf. Elizabeth MacDougall, ‘Introduction’, Fons sapientiae: Renaissance garden fountains, edited by Elizabeth MacDougall (Washington, DC: Dumbarton Oaks, 1978), p. 6; Tolomei's letter is reproduced on pp. 12–14. 4. ‘Look here at gushing globes, erupting bubbles,/there, at tops spinning with a hundred turns,/rising springs and swarming jets/and darts, and sprays, and spouts, and pins’ (Giambattista Marino, ‘Adone’, Opere, edited by Giuseppe Zirardini (Naples: Boutteaux and Aubry, 1861), p. 151.) Both pispinelli and spilli could also be translated as ‘jets’. 5. ‘Oltra di questi, c'insegna di operare molti altri effetti, parte utili, e parte meravigliosi, onde si può cavare il modo, di fare tutte le fonti pi[ugrave] artifitiose, e mescolando la natura con l'arte di rappresentare gemitij, spruzzamenti, gorgogli, grondare, bollori, mormorij, spume, tremoli, musica d'acque cadenti, ed altre mille dilettevoli vaghezze, e strane bizzarrie’. (Alessandro Giorgi, ‘Introduttione … ’, Heron of Alexandria, Spiritali …, translated by Alessandro Giorgi (Urbino: Ragusi, 1592), p. 3.) 6. Pirro Ligorio, ‘Trattato di alcune cose appartenente alla nobiltà dell'antiche arti … ’,partially transcribed in Scritti d'arte del Cinquecento, edited by Paola Barocchi, 3 vols (Naples: Ricciardi, 1973), II, pp. 1412–1470; Giovan Vettorio Soderini, Trattato degli arbori, edited by Giuseppe Sarchiani (Milan: Silvestri, 1851); Agostino del Riccio, ‘Agricoltura sperimentale’, partially transcribed in Detlef Heikamp, ‘Agostino del Riccio. Del giardino di un Re’, Il giardino storico italiano, edited by Giovanna Ragionieri (Florence: Olschki, 1981), pp. 65–123; and Daniello Bartoli, ‘Le Fontane di Roma, di Tivoli, di Frascati’, Prose scelte, 2 vols (Turin: Marietti, 1836), II, pp. 263–265. 7. Cf. Giorgi (as in note 5); Caro's description of how in the Gaddi garden ‘l'acqua viene in ciascuna [fontana], e gli effetti che fa’ (Caro (as in note 2), II, p. 611); and Del Riccio's reference to ‘una gran polla d'acqua chiara, la quale fa pi[ugrave] effetti’ (Del Riccio (as in note 6), p. 99). 8. Bernardo de’ Dominici, Vite de’ pittori, scultori, ed architetti napoletani, 3 vols (Naples: Ricciardi, 1742–43), II, pp. 171–172. 9. ‘Dove si vede monti surgere nell'acque corrente, surgere a uso di bollori, ivi è segno di gran profondità, donde tali bollori risaltano dopo la percussione che fa l'acqua sopra del fondo … '. (Leonardo da Vinci, Scritti, edited by Jacopo Recupero (Ariccia and Rome: Rusconi, 2002), p. 638.) 10. ‘Né guari oltra a duo milia passi andati fummo, che al capo d'un fiume chiamato Erimanto pervenimmo; il quale da pie’ d'un monte per una rottura di pietra viva con un rumore grandissimo e spaventevole, e con certi bollori di bianche schiume, si caccia fore nel piano, e per quello transcorrendo, col suo mormorio va fatigando le vicine selve’ (Iacopo Sannazaro, ‘Arcadia’, Opere, edited by Enrico Carrara (Turin: Utet, 1952), pp. 88–89.) 11. ‘Il fiume gorgogliar frattanto udìo/con roco suono’ (Torquato Tasso, Gerusalemme conquistata, 2 vols (Pisa: Capurro, 1822), I, p. 320). 12. ‘Ed anco vo’ che tu per certo credi Che sotto l'acqua, di questa padule [di Stige], ha gente che sospira, cioè che si duole. E, sospirando, fanno pullular quest'acqua al summo. Noi diciamo nell'acqua ‘pullulare’ quelle gallozole o bollori, le quali noi veggiamo fare all'acqua, o per aere che vi sia sotto racchiusa, e esca fuori, o per acqua che di sotterra vi surga. Come l'occhi, cioè il viso, ti dice, u' che s'agira; e così mostra in queste la palude esser piena di questi bollori … '. Giovanni Boccaccio, ‘Esposizioni sopra la comedia di Dante’, Tutte le opere, edited by Vittore Branca, 12 vols (Verona: Mondadori, 1964–98), VI, p. 407. 13. ‘Già per Secchia, mettendo Arno in grondaia,/versa spilli e zampilli e pispinelli’ (Caro, ‘Mattaccini’, Opere (as in note 2), II, p. 261). 14. Ligorio (as in note 6), pp. 1428–1429. David Coffin has convincingly argued that this contest was organized by a member of the Estense family. David Coffin, ‘Pirro Ligorio on the nobility of the arts’, Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, XXVII (1964), pp. 192–210. 15. ‘ … un vivaio fondo e largo dieci braccia intorno intorno ove sono cannelle assai, quali grosse et quali piccole, che son sotto la chiara acqua quattro diti o pi[ugrave], che gettono acqua; ma le polle loro non escono sopra, ma invece fanno ribollire la limpida acqua del vivaio, come usono in Pratolino, nominato da me pi[ugrave] volte in quest'op[e]ra’ (Del Riccio (as in note 6), p. 82). 16. ‘Vi è anco un altro bellissimo vaso grande e longo assai, incavato, non però molto profondo, il quale, empiendosi egualmente per tutto nella sua superficie, somiglia una bellissima tavola di cristallo et, essendo nel mezzo della detta tavola compartiti molti bollori d'acqua, che alzandosi egualmente fanno bellissima vista, per tutti questi piani si discende et si sale per scale ornate da balaustri, sopra a i quali ed ad ogni scalino è una fontanella con un bollor di acqua, che, paiano tante candele d'argento sopra loro candelieri’ (Fabio Arditio, ‘Viaggio di Gregorio XIII alla Madonna della Quercia’, J. A. F. Orbaan, Documenti sul Barocco in Roma (Rome: Società Romana di Storia Patria, 1920), p. 390). 17. ‘Andando innanzi per questo viale si trova à mano destra l'ordine di scale, per lo quale si cala dal viale di sopra, il quale ordine di scale dissi contener da i lati venti fioroni, con venti bollori di acqua, et sedici cannelle di acqua, et sedici peschierette: et incontro a questo ordine di scale se ne trova a mano sinistra un'altro fatto di astrigo sequito fino nel piano del giardino, e tramezzato con traversi di pietre Tiburtine, con bollori d'acqua, et fioroni intorno di numero ventidue, et vaschette, et cannelle di numero venti a somiglianza dell'ordine superiore di scale’ (Antonio del Re, Dell'antichità tiburtine, Cap. V, 1, edited by Franco Sciarretta (Tivoli: Tiburis artistica, 2005), p. 64; originally published in 1611). 18. ‘ …sovra ‘l piano de’ balaustri di fronte viva fontana sorgea gorgogliante, le cui acque ricascando sopra ampio vaso di marmo, porgevano nell’estiva stagione a' riguardatori un diletto conforto' (Alessandro Segni, Memorie delle feste … (Florence: Stamperia di S. A. S., 1662), p. 141). This performance, which took place on 12 July 1661, celebrated the marriage of the future Cosimo III de' Medici and Marguerite-Louise of Orléans. 19. ‘E di ridotto in ridotto fontane erano ordinate con aqua dolcissima e chiara, con condotti abondantissimamente in grandissime conche roveschiando, e di sopra con infiniti zampilli rinfrescando e ruggiadando tutto l'aiere e le fronde: dove una aura dolce fresca e odorosa soavemente ispirava, tanto dolcemente dalle fontane e da le frondi prodotta, che ciasceduno stracco o affannato rifrigerava e rinfrescava’ (Giovanni da Prato, Il paradiso degli Alberti, edited by Aleksandr Wesselofsky, 2 vols (Bologna: Romagnoli, 1867), II, pp. 182–183). 20. ‘Con le scale di dette Grotte si attesta una via di quaranta braccia di lunghezza: dove di quà, & di là son di molte fontane, sotto alle quali escon zampilli, che fanno un pergolato, sotto al quale andando, l'huomo non si bagna’ (Francesco de’ Vieri, Discorsi … delle maravigliose opere di Pratolino … (Florence: Marescotti, 1586), p. 45). 21. ‘Essendo presentato in disegno una gran tazza di venti palmi di diametro s'avessi a fare che attorno al labro corressero l'acque per uno canaletto e da quello zampilassero l'acque nella tazza’ (Ligorio (as in note 6), p. 124). I am not certain whether Ligorio used Roman or Neapolitan palmi, the latter being slightly shorter (0.22 as opposed to 0.26 m). 22. ‘E [Florio] postosi a sedere con loro sopra la chiara onda della fontana, incominciò a riguardare queste [giovanette]’ (Boccaccio, ‘Filocolo’, Tutte le opere (as in note 12), I, p. 253). 23. Giorgio Vasari, Opere, edited by Gaetano Milanesi, 9 vols (Florence: Sansoni, 1906), VI, pp. 75 and 79 (hereafter cited as Vasari-Milanesi). This fountain was transported to the nearby Villa La Petraia in 1788. 24. Cf. Arditio's description of this pavilion: ‘d'intorno ha un grosso tronco finto di corallo, serrato d'intorno e di sopra da una gran cupola alta, fatta di legno e gelosie, coperta di verdure, intorno alla quale sono sedili da riposarvisi’ (Fabio Arditio (as in note 16), p. 389). 25. Bartoli (as in note 6), p. 263: ‘Veggonsi gi[ugrave] dalle gomme, e da’ tartari d'amplissime nicchie stillare a goccia a goccia in minutissima pioggia, siché meglio non sanno ripartirla le nuvole su la terra’; cf. also Caro (as in note 2), II, pp. 611–612. When describing Tribolo's project for the Medici Villa at Castello, Vasari notes that ‘nel muro dirimpetto alla porta che sostiene la terra del monte, aveva a essere nel mezzo una grotta con tre pile, nella quale piovesse artifiziosamente acqua’ (Vasari-Milanesi, VI, p. 75). 26. Giovanni Battista Falda, Li giardini di Roma … (Rome: De Rossi, 1683), unnumbered plates (‘Veduta del giardino del Ser.mo Duca di Parma’, with the Fontanone della Pioggia identified among other garden features), and Fritz Baumgart, La Caprarola di Ameto Orti (Rome: Cuggiani, 1935), p. 27 (‘In fontem pluvium’). 27. ‘Fra le altre una grotta la quale spruzzando l'acqua in un laghetto con arte fa parere et alla vista, et al suono, la scesa della pioggia naturalissima’ (Michel de Montaigne, Journal de voyage, edited by Fausta Garavini (Paris: Gallimard, 1983), p. 492; this part of Montaigne's diary was written in Italian). Grottos, unlike engaged fountains, could be entered and used as rooms for relaxation, eating, or sleeping; the sixteenth-century use of these terms, however, was not entirely consistent. Montaigne's description of the ‘grotto’ that he saw in Caprarola, for example, suggests that it was a fountain, since it could only be viewed from the outside. 28. Giovanni Battista Falda and Giovanni Francesco Venturini, Le Fontane di Roma …, 4 parts (Rome: De Rossi, 1691), I (Le Fontane ne’ palazzi e ne’ giardini di Roma …), plate 6 (hereafter referred to as Falda-Venturini). 29. Ridolfino Venuti, Accurata e succinta descrizione topografica e istorica di Roma moderna …, 2 vols, 4 parts (Rome: Barbiellini, 1766–67), II, 2, p. 1237. 30. Arditio (as in note 16), p. 386. 31. ‘[U]ne pluie épaisse et continuelle’ (Montaigne (as in note 27), p. 234). 32. Cf. Vasari's description of the Fountain of Hercules in the Medici Villa at Castello: ‘E perché l'aggetto della tazza, che è tonda, ha di diametro sei braccia traboccando del pari l'acque di tutta la fonte, versa intorno intorno una bellissima pioggia a uso di grondaia nel detto vaso a otto faccie … ’. (Vasari‐Milanesi, VI, p. 80.) 33. ‘Anzi di questa figura [del nicchio] si veggano talvolta fatte le fontane doppie, cioè con pi[ugrave] vasi in forma di tazze, e lati di questa figura, in mezzo la pi[ugrave] alta di tutte scaturiscono l'acque ascendendo a modo d'arco, e discendendo quasi pioggia sopra ‘l luogo medesimo, e quindi traboccando nel vaso inferiore, che versando quasi perpetuamente nell'ultimo vaso, che è la fontana ove si ricevano, e si conservano l'acque’ (Teofilo Gallaccini, Teoriche e pratiche di prospettiva scenografica …, Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, L. IV.4, fol. 89r; transcribed in BIVIO (Biblioteca Virtuale Online), http://bivio. signum.sns.it). 34. ‘ … e se vi sorgeranno presso l'acque vive, che vi si possino condurre; serà tanto meglio, potendosi massime per via di cannone di metallo, & varii pispini farle cadere da qualche altezza nelle vaghe, ornate, fresche, & ombrate da verzure, fontane dei loro giardini’ (Pietro Cataneo, I quattro primi libri di architettura … (Venice: Aldus, 1554), p. 47). 35. Cassiano del Pozzo, Il Diario del viaggio in Spagna del Cardinal Francesco Barberini, scritto da Cassiano del Pozzo, edited by Alessandra Anselmi (Aranjuez: Doce Calles, 2004), p. 76. For Cammillo Graffico (Del Pozzo calls him ‘Grafi’) from Friuli, whose bronze fountains featured water on a continuous cycle, see Giovanni Baglione, Le vite de’ pittori, scultori et architetti … (Rome: Fei, 1642), p. 391. 36. ‘A Siena c’è la guardia co’ bravi, lo studio co’ dottori, fonte Branda, fonte Becci, la piazza co’ gli uomini, la festa di mezzo agosto, i carri co’ ceri, co’ becchetti, i pispinelli, la caccia dei tori, il palio e i biricuocoli a centinaia co’ marzapani da Siena’ (Pietro Aretino, ‘La cortigiana’, Teatro, edited by Giorgio Petrocchi (Milan: Mondadori, 1971), p. 101). 37. Fabio BargagliPetrucci, Le fonti di Siena e i loro acquedotti: note storiche delle origini fino al 1555, 2 vols (Siena: Olschki, 1906), I, pp. 319–23; Siena e l'acqua, edited by Vinicio Serino (Siena: Nuova immagine, 1998), p. 84. 38. Bargagli Petrucci describes the jets that issued from the Fontana dei Pìspini in Siena as ‘deboli zampilli e getti d'acqua, dovuti alla pressione naturale nei condotti scendenti da S. Maurizio’ (Bargagli Petrucci (as in note 37), I, p. 323). 39. ‘Spicciar furtivamente di sotterra, e lanciarsi, e sospendersi in aria con altissimi pispini’ (Bartoli (as in note 6), p. 264). 40. ‘Ma di quelle è da pigliar gran diletto, le quali stando nascoste, mentre l'uomo è tutto involto ne la maraviglia di sì bella fonte, in un subbito, come soldati che escon d'agguatto, s'apreno e disavvedutamente assagliono, e bagnano altrui: onde nasce e riso e scompiglio e piacer tra tutti’ (Tolomei (as in note 1), p. 363). 41. Cf. Soderini (as in note 6), p. 244; Del Riccio (as in note 6), p. 73. 42. Cf. Francesco Settimanni, Diario fiorentino, X (1645–59), 27 August 1645: ‘Affogò nel Vivajo del Giardino [cancelled: delle] de’ Semplici a canto alle Stalle di S. Marco Niccolò di Luca di Filippo della Luna Gentiluomo Fiorentino, e fu l'ultimo della famiglia. … Questo Gentiluomo era innamorato di una Donna amata dal Cardinal Gio. Carlo de’ Medici, e per ciò fu invitato nella sera del pred.o giorno in quel giardino ad una Cena fatta dall'istesso Cardinale nel Boschetto posto nel mezzo del Vivajo, nella quale avendo Niccolò bevuto smoderatamente s'alzò da tavola accompagnato da uno de’ Cortigiani complice del Fatto, con quale passando sopra d'uno de Ponti di legno sopra la d.a Peschiera, gli fu del compagno data una lieve spinta, per la quale caduto in acqua, vi affogò, benché accorresiero per dargli ajuto netti gli altri convitati’ (Archivio di Stato di Firenze, Manoscritti, 136, fol. 22v). 43. Soderini (as in note 6), p. 243. 44. Filippo Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, edited by Francesco Ranalli, 7 vols (Florence: SPES, 1974), V, p. 8. 45. ‘Et di sul piano di questo lastrico havevo ordinato una infinità di zampilli di acqua, i quali quando altri fussi stato intento a considerare il Nettunno salendo in mille maniere inverso la aria, harebbero piacevolissimamente bagnato chiunque vi si fusse ritrovato, perchè erano tanti che nessuno se ne sarebbe potuto defendere, se non fuori di detto lastrico’ (Cosimo Bartoli, Ragionamenti Accademici … (Venice: De Franceschi, 1567), p. 19). Bartoli states that work on this garden had been partially completed by the time Bartolommeo Ammannati was awarded the Del Monte commission in the church of S. Pietro in Montorio in Rome, that is, by May 1550. 46. Vasari-Milanesi, VI, p. 79. 47. Del Riccio (as in note 6), pp. 87, 99, 107, 110, and 116. 48. Baldinucci (as in note 44), V, p. 8. 49. Cf. Tolomei (as in note 1), p. 363; Giuseppe Mormile, Descrizione della città di Napoli … (Naples: Longo, 1625), p. 66. 50. Falda-Venturini, II (Le Fontane delle ville di Frascati …), plate 17. 51. Carlo Gozzi, Opere, 14 vols (Venice: Zanardi, 1801–3), IV, p. 241. 52. Del Riccio (as in note 6), p. 100. 53. Montaigne (as in note 27), p. 181. 54. ‘Taking a vase of tough clay/pierced like a small sieve,/which ancient Greeks call ‘clepsydra,’/from which issue thousands of jets,/with this you could imitate light rain/and water all the dry plants’ (Giovanni Rucellai, ‘Le api’, La coltivazione di Luigi Alamanni, Le api di Giovanni Rucellai, Bacco in Toscana di Francesco Redi (Venice: Vitarelli, 1812), pp. 262–263). 55. Vasari states that this tree was located in a ‘pratello fuor del giardino’ (Vasari-Milanesi, VI, p. 82). 56. Montaigne (as in note 27), pp. 181–182. 57. Vasari-Milanesi, VI, pp. 82–83; cf. Soderini (as in note 6), p. 244. 58. Cf. Del Riccio (as in note 6), p. 99. 59. Del Riccio (as in note 6), p. 100. Tribolo's tree-house was still in use in the first half of the seventeenth century, since, according to Baldinucci, Cosimo Lotti ‘nella fonte detta Quercia, fece una tavola che getta acqua con bellissimi scherzi’ (Baldinucci (as in note 44), V, p. 8). Since this table already existed in the sixteenth century (as testified by both Montaigne and Del Riccio), Lotti's work presumably involved the restoration or improvement of its water effects. 60. De’ Vieri (as in note 20), pp. 47–48. This oak, with a table in its upper part, is represented in a seventeenth-century engraving by Stefano della Bella (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, no. 2360). 61. Mormile (as in note 49), p. 68. Colantonio's palace fell into dilapidation soon after his death and became known as the Palazzo degli Spiriti. For its history, see Ludovico De la Ville sur-Yllon, ‘Il palazzo degli spiriti’, Napoli Nobilissima, 1st series, XIII (1904), pp. 97–100. 62. ‘ … cominciando il sole già troppo a riscaldare, al palagio si ritornarono. E quivi dintorno alla chiara fonte, fatti risciacquare i bicchieri, chi volle alquanto bevve, e poi fra le piacevoli ombre del giardino infino ad ora di mangiare s'andarono sollazzando’ (Boccaccio, ‘Decameron’, Tutte le opere (as in note 12), IV, p. 849). 63. Montaigne (as in note 27), p. 176; cf. De Vieri (as in note 20), p. 37. 64. Heron's book was known in Italy primarily through its Latin edition by Federigo Commandino (1575) and subsequent Italian translations by Giovan Battista Aleotti (1589), Alessandro Giorgi (1592), Bernardino Baldi (1601) and Giovan Battista della Porta (1606). 65. Since the automata at Pratolino are particularly well known, I will consider here less famous examples. 66. Del Riccio (as in note 6), pp. 88–89. 67. ‘Li edificij sono fatte di piasstre di chiummo [piombo] de tutto rilievo, colorite a oglio; gli arboli, fronne [fronde], e fiore [sic], che voleno essere assai, de fierro stagniate et colorite; li personaggie de creta cotta e colorite con vernice’ (Giovanni Antonio Nigrone, ‘Disegni varii’, Biblioteca Nazionale di Napoli, Ms. XII G 59, fol. 21v; the drawing of this fountain is on fol. 22r. I would like to thank Alessio Assonitis for his help with interpreting Nigrone's text). 68. Baldinucci (as in note 44), V, p. 9. 69. Giorgi (as in note 5), pp. 25–26. Nigrone used this device in many of his fountain projects; cf. Nigrone (as in note 67), fols. 30v, 68v, 80r, 125v, 139v, 152r, and 171r. 70. Del Re (as in note 17), p. 63; Montaigne (as in note 27), p. 234; cf. also Del Riccio (as in note 6), p. 87. David Coffin's suggestion that the owl silenced the birds by producing a cry in imitation of hooting is not confirmed by either Montaigne, Del Re, or Del Riccio; it was probably a later elaboration of Heron's conceit by Salomon de Caus (1576–1626). David Coffin, The Villa d'Este at Tivoli (Princeton, New Jersey: Princeton University Press, 1960), p. 22. 71. Del Riccio (as in note 6), p. 87. Venturini shows the viewers running away from these jets; cf. Falda-Venturini, IV (Le fontane del giardino estense in Tivoli …), plate 18. 72. ‘ … ma nelle gorghe, ne’ trilli, ne' spessi e artificiosi passaggi, ne’ ripartimenti, e nelle mutanze di soavissime voci imitare al vivo i rosignuoli, come se per bocca loro cantasse … '. (Bartoli (as in note 6), p. 264.) Cf. references to the ‘giuochi d'acqua che fanno sonar un organo ed altri strumenti’ in the Villa Borghese in Rome or the ‘giochi d'organo’ in the Villa Mondragone at Frascati in Nuova esatissima descrittione di tutte le città dell'Europa (Venice: Ribboni, 1792), pp. 35–36. 73. A classical and historical tour through France, Switzerland, and Italy, 2 vols (London: Baldwin, Crandock, and Joy, 1826), II, pp. 213–14 (original italics). 74. Montaigne, in his description of the Villa d'Este, felt the need to emphasize that the music produced by itshydraulic organ was ‘une vraie musique et d'orgues naturelles’ (Montaigne (as in note 27), p. 233). This caution suggests that the sounds produced by such organs were usually not supposed to be taken as ‘real’ music. 75. ‘Era nel non conosciuto luogo davanti al Vecchio tempio un pratello vestito di pallida erba per la fredda stagione, nel quale era una fontana bellissima si vedea, alle cui onde la piovuta acqua niente avea offesa, ma chiarissime dimoravano, e nel mezzo di quella a modo di due bollori si vedea l'acqua rilevare. Alla quale Filocolo, uscito del tempio, e appressandosili, gli piacque, così chiara vedendola, e divenne disideroso di bere di quella, e fecesi un nappo d'argento apportare; e con quello dall'uno delle parti si bassò sopra la fontana per prenderne, e, bassato, col nappo alquanto le chiare onde dibatté. E questo faccendo, vide quelle gonfiare, e fra esse sentì non so che gorgogliare, e dopo picciolo spazio il gorgogliare volgersi in voce e dire … '. (Boccaccio, ‘Filocolo’, Tutte le opere (as in note 12), I, p. 361.) 76. Tolomei (as in note 1), pp. 362–363. 77. ‘Gemer come dogliose, muggiare come infuriate, cantar come allegre’ (Bartoli (as in note 6), p. 264). 78. ‘Avvivare col moto statue morte, e variamente atteggiarle’ (Bartoli (as in note 6), p. 264). 79. The inscription above this drawing reads: ‘Deluvio al tempo de Noè – Sisto Quinto P. M.’, suggesting that this fountain design was intended for Pope Sixtus V (1585–90); the shield above the fountain features the Peretti coat of arms. Nigrone (as in note 67), fol. 208r. 80. John Evelyn, The diary of John Evelyn, edited by E. S. de Beer, 6 vols (Oxford: Clarendon Press, 1955), II, pp. 392–393. 81. ‘Au fond, il y a une belle fontaine que se verse dans un grand timbre par le conduit d'une statue de marbre, qui est une femme faisant la buée. Elle épreint une nappe de marbre blanc, du dégout de laquelle sort cette eau, et au-dessous il y a un autre vaisseau, o[ugrave] il semble que ce soit de l'eau qui bouille, à faire buée’ (Montaigne (as in note 27), p. 176). 82. ‘ … et au-dessus du roc une grande médaille de cuivre, représentant un homme fort vieil, chenu, assis sur son cul, ses bras croisés, de la barbe, du front et poil duquel coule sans cesse de l'eau goutte à de toutes parts, représentant la sueur et les larmes et n'a la fontaine autre conduit que celui-là’ (Montaigne (as in note 27), pp. 180–181). 83. Ernst Nash, Bildlexikon zur Topographie des antiken Rom (Tübingen: Wasmuth, 2 vols, 1961–62), II, pp. 61–63. Meta sudans was already identified as a water-featuring structure in the second (corrected) edition of Francesco Albertini's book on Roman antiquities published in 1515 (Rodolfo Lanciani, Storia degli scavi di Roma …, 7 vols (Rome: Quasar, 1989–2002), I, p. 226). 84. Filippo Baldinucci, Vita del Cavaliere Gio. Lorenzo Bernini … (Florence: Vangelisti, 1682), p. 13. 85. ‘Nel mezzo dell'istesso Cortile si posa un'altra fontana piccola di marmo in forma di navicella, in cui si fanno molt'ingegnosi giuochi d'acqua, ogn'uno de'quali prende da ciò, che rappresenta, il suo proprio nome; e questi sono, l'Ombrello, la Nebbia, il Bicchiere, la Stella, la Girandola, la Grandine, la Caccia, & altri, che apportano alla vista diletto, e vaghezza non ordinaria’ (Domenico Montelatici, Villa Borghese fuori di Porta Pinciana … (Rome: Buagni, 1700), pp. 126–27). 86. For this building, see Beata Di Gaddo, Villa Borghese. Il giardino e le architetture (Rome: Officina, 1985), pp. 100–101. 87. Soderini (as in note 6), p. 242. 88. Del Riccio (as in note 6), p. 99. 89. The ‘fanale di vetro’ is mentioned in the notes by Nicola Caldari (c. 1697) on the anonymous early description of Pratolino published by Paola Maresca. In the sixteenth century, both of these tables were supposed to be used as rinfrescatoi, similarly to the one described by Montaigne. Paola Maresca, ‘Giovan Battista Marmi e la Villa di Pratolino nel 600’, Il concerto di statue, edited by Alessandro Vezzosi (Florence: Alinea, 1986), p. 86. 90. Falda (as in note 26), unnumbered plates (‘Prospettiva del giardino pontificio sul Quirinale’). A fountain in the upper garden of the Palazzo Farnese at Caprarola, also described as the Fontana del Bicchiere (c. 1584–86), derived its name from a large overflowing stone goblet positioned between two reclining river gods. 91. Francesco Milizia, ‘Dizionario delle belle arti del disegno. Edizione corretta ed arricchita di moltissimi vocaboli’, in Opere complete risguardanti le belle arti, 9 vols (Bologna: Cardinali e Frulli), 1826–28, III, p. 65. 92. Venuti (as in note 29), II, 2, pp. 1242–1243. 93. ‘Alle volte con arte detta acqua fà scoppi a guisa di piccola bombarda, ò di pi[ugrave] archibusi scaricati insieme; et alle volte si allarga intorno a guisa di padiglione, rappresentante rovinosa pioggia … ’. (Del Re (as in note 17), p. 65.) 94. Nigrone, for example, mentions ‘tre panne seum tele bellissime de acque’ in the description of a fountain that he executed for the garden of Lelio Orsini (Nigrone (as in note 67), fol. 114r), while Soderini describes a fountain basin ‘che trabocchi l'acqua ugualmente dagli orli a fare un lenzuolo sottile attorno d'acqua’ (Soderini (as in note 6), p. 242). In a late eighteenth-century Florentine drawing, water, indicated by green wash, overflows the two tiered tazze of the Fountain of the Artichoke (1629–31) creating such lenzuoli in the form of two transparent superimposed cylinders (Archivio di Stato di Firenze, Segreteria di finanze, affari prima del 1788, 201, insert ‘Affari diversi’, no. XI, doc. 1: ‘Pianta dimostrativa l'andamento del Condotto Reale dalla Fontana di Piazza al Giardino Stiozzi, e delle fontane che fa agire ed elevazione dell'acqua medesima’). 95. Montelatici (as in note 85), p. 20. 96. Pompilio Totti, Ritratto di Roma moderna (Rome: Mascardi, 1638), p. 336. 97. Cf. Nigrone (as in note 67), fols 17r, 34r, and 36r. 98. Robert W. Berger in his articl
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