Artigo Acesso aberto Revisado por pares

Machiavelli in Vasari

2007; École Normale Supérieure de Lyon Editions; Issue: 7 Linguagem: Italiano

10.4000/laboratoireitalien.134

ISSN

2117-4970

Autores

Enrico Mattioda,

Tópico(s)

Libraries, Manuscripts, and Books

Resumo

La filologia degli ultimi decenni ha cercato nuove strade, lontane dal modello lachmanniano e ha visto nascere proposte di abbandonare il modello genetico e la preferenza per « l'ultima volontà d'autore ». Queste proposte sono strettamente legate alla messa in questione dell'autore avvenuta nella critica letteraria dagli anni Sessanta in poi e al rifiuto della figura romantica dell'autore-demiurgo. Di qui la rivalutazione di altre figure che partecipano alla tradizione del testo o alla definizione del libro a stampa, ma soprattutto il superamento dell'idea di testo definitivo, di un testo ultimo che superi i precedenti stadi testuali. Tutti gli stadi testuali o almeno tutte le attestazioni originali (magari con l'esclusione dei codices descripti) diventano importanti all'interno della tradizione. L'ambiente digitale permette un passo in avanti nella visualizzazione e nel confronto dei testi, ma soprattutto supera l'idea del testo definitivo : non solo il filologo non sceglie un testo più importante, ma modifica il suo lavoro grazie ai linguaggi di codifica e ai codici di markup. Il testo che il filologo dovrà preparare, ad esempio all'interno del linguaggio XML-TEI, non è soltanto un testo univoco, ma un ipotesto che può contenere in sé varie trascrizioni e moltiplicare le situazioni testuali. Se questo atteggiamento dovesse imporsi ci troveremmo di fronte a una modificazione radicale del rapporto con la testualità che andrebbe molto al di là della letteratura.

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