THE NOMENCLATURE OF SOME FERN-GENERA
1954; Taylor & Francis; Volume: 9; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.1080/00837792.1954.10669618
ISSN2169-4060
Autores Tópico(s)Mediterranean and Iberian flora and fauna
ResumoClick to increase image sizeClick to decrease image size RIASSUNTO Questo lavoro rende noti i risultati di uno studio di nomenclatura intrapreso dall'autore fin dal 1948 al fine di stabilizzare l'uso di alcuni nomi generici di Felci che sono di incerta applicazione o che, sebbene correntemente usati, sono soggetti ad essere sostituiti da altri nomi, perchè illegittimi. Una prima relazione di queste ricerche fu presentata al Settimo Congresso Internazionale di Botanica a Stoccolma nel 1950, e come conclusione di essa l'Autore propose allora la conservazione dei nomi generici elencati a pag. 388. Dopo il 1950 egli ha continuato i suoi studi e nel Marzo 1952 ha presentato ufficialmente al Rapporteur-Général del Comitato Generale di Nomenclatura Botanica le proposte per la conservazione dei nomi generici di Felci sopra ricordati che sono elencati a pag. 83–84 dell' « International Code of Botanical Nomenclature ». I rapporti preparati dall'autore sono stati sottomessi allo studio del Comitato Speciale per la Nomenclatura delle Pteridophyta per essere presentati al Comitato Generale di Nomenclatura e quindi al prossimo Congresso Internazionale di Botanica per la decisione definitiva. Nel presente lavoro l'autore esamina i problemi di nomenclatura dei nomi generici delle Felci proposti per la conservazione da lui e da altri autori. Per ciascun nome vengono forniti i dati bibliografici e la specie tipo tanto del nome da conservare come di quello da rifiutare. Gli argomenti in favore e contro la conservazione vengono esaurientemente discussi anche sulla base di dati nuovi dovuti agli studi bibliografici condotti dall'autore. I problemi di nomenclatura trattati nel presente lavoro possono essere così riassunti: Anemia SW. versus Ornithopteris Bernh.—Ornithopteris è il nome legittimo per questo genere essendo stato pubblicato qualche mese prima del nome di SWARTZ, ma poiché Anemia è unanimemente usato da quasi un secolo e mezzo esso viene proposto per la conservazione. Angiopteris Hoffm. versus Angiopteris Adans.—11 nome di HOFFMANN, adottato da tutti gli autori, viene proposto quale nomen conservandum contro l'omonimo più antico, Angiopteris Adans., essendo quest'ultimo nomen abortivum quale sinonimo di Onoclea L. precedentemente descritto. Araiostegia Copel, versus Gymnogrammitis Griff.—Araiostegia, validamente pubblicato ed accettato da vari autori, viene proposto come nome da conservarsi perchè descritto posteriormente a Gymnogrammitis, la validità di pubblicazione del quale è incerta. La conservazione si rende necessaria perchè taluni autori adottano Gymnogrammitis ritenendolo valevolmente pubblicato, mentre altri autori lo scartano quale nome illegittimo, con la conseguenza che attualmente il genere ha due nomi nella letteratura: Araiostegia e Gymnogrammitis. Cheilanthes Sw. versus Allosoms Bernh.—Il nome di SWARTZ, usalo da quasi un secolo e mezzo da tutti gli autori, è posteriore di qualche tempo ad Allosorm, che gli autori moderni sono concordi nel tipificare su Allosoms pusillus Bernh. e quindi a considerare sinonimo con Cheilanthes. Ad evitare che il nome di SWARTZ debba essere abbandonato, è vivamente raccomandato che esso sia conservato contro Allosorus. Coniogramme Fée versus Dictyogramme Fée e Notogramme Pr.—Coniogramme fu proposto due anni dopo Dictyogramme ed un anno dopo Notogramme. Siccome però Coniogramme fu adottalo da tutti gli autori, mentre gli altri due nomi furono dimenticati, è raccomandato che esso sia conservato. Cryptogramma R. Br. versus Allosorus Bernh,—Alcuni autori, sebbene senza solide basi, hanno tipificato Allosorus su Osmunda crispa L. e in base a ciò il nome di BERNHARDI sarebbe il nome corretto per questo genere. Siccome però Cryptogramma è meglio conosciuto ed unequivocamente usato, esso viene proposto come nomen conservandum. Questa proposta è inutile se Allosoms è tipificato, come dovrebbe essere, su Allosorus pusillus Bernh. poiché in questo caso il nome generico di BERNHARDI diviene sinonimo con Cheilanthes e quindi come nome del presente genere può essere liberamente e legittimamente adottato il nome Cryptogramma. Danaea Sm. versus Danaa All.—Danaea va considerato come una variante ortografica di Danaa precedentemente proposto per un genere di Umbelliferae. Siccome il nome di SMITH è universalmente usato, mentre quello di ALLIOKI è adottato da pochi autori, viene proposta la conservazione di Danaea. Se la proposta è accolta, Danaa non può essere usato, ed il genere di Umbelliferae deve chiamarsi Physospermum Cusson, nome d'altro lato adottato per esso dalla maggioranza degli autori. Drymoglossum Pr. versus Pteropsis Desv.—Alcuni autori recenti hanno tipificato Pteropsis su Acrostichum heterophyllum L. o su Pteris piloselloides L. e quindi hanno adottato il nome Pteropsis al posto di Drymoglossum. Siccome questa tipificazione è incerta e d'altro lato Drymoglossum è nome adottato dagli autori per più di un secolo, viene proposta la conservazione di esso verso Pteropsis. Gleichenia Sm. versus GUeichenia Neck.—Gleichenia, nome ben noto a tutti i botanici e base anche del nome della famiglia, dovrebbe essere abbandonato per la presenza dell'omonimo antecedente di NECKER, che non è stato mai adottato. Viene pertanto raccomandato vivamente l'accoglimento della proposta di conservare Gleichenia Sm. contro Gleichenia Neck. Hymenolepis Kaulf. versus Hymenolepis Cass.—11 nome di KAULFUSS fu proposto per la conservazione da BECHERKR. Viene tuttavia dimostrato che Belvisia deve essere tipificato su Acrostichum spicatum L. e quindi esso diviene nome legittimo per il genere in questione, Poiché Hymenolepis Cass., oggi ritenuto come una sezione di Athanasia L., potrebbe essere riportato a rango generico, la conversazione di Hymenolepis Kaulf., che escluderebbe per sempre l'uso del nome di CASSINI, è poco consigliabiie. Viene proposto perciò di respingere la proposta di BBCHERER ed adottare il nome Belvisia, che non ha bisogno di alcuna conservazione, per il presente genere. Lastrea Bory versus Thelypteris Schmid.—Alcuni autori hanno adottato recentemente il nome Thelypteris per Polypodium thelypteris L. e specie affini, ma la legittimità del nome di SCHMIDEL è incerta perchè Thelypteris non risulta valevolmente pubblicato ed al tempo stesso è probabilmente pubblicato più tardi e quindi forse da ritenere un tardo sinonimo di Thelypteris Adans. (=Pteridium Gledits. ex Scop.). Per questa ragione il nome Thelypteris dovrebbe essere conservato per essere adottato da tutti. Siccome però esso è nomen reijciendum in favore di Dryopteris, la sua conservazione non è possibile. Di conseguenza, per risolvere questo problema di nomenclatura, viene proposto che Lastrea sia conservato contro Thelypteris, sebbene la conservazione di esso non sia strettamente necessaria. Lygodium Sw. versus Bamondia Mirb., Ugena Cav. Odontopteris Beruh, e Gisopteris Bernh.—Il genere unanimemente chiamato Lygodium fu descritto nel 1801 sotto cinque nomi diversi. In base alle ricerche dell'antore le date di pubblicazione di essi sono le seguenti: Ramondia Feb.-Mar. 1801 Ugena Oct. 1801—Lygodium, Odontopteris e Gisopteois Nov.-Dic. 1801, Per evitare che il nome Lygodium, che è quello usato da tutti, ma che peraltro è posteriore a Bamondia ed Ugena, debba essere abbandonato, viene proposto che esso sia incluso nella lista dei generi da conservare. Matteuccia Todaro versus Struthiopteris Hall, e Pteretis Raf.—Questo genere nel secolo scorso fu chiamato Struthiopteris Willd. ma questo nome non può essere usato perchè esso è un più tardo omonimo di Struthiopteris Scop. che ha per tipo Osmunda spicant L. e quindi si riferisce ad altro genere. D'altro lato la legittimità di Pteretis, che certamente si riferisce a questo genere, è incerta. Ad evitare che questo genere abbia nella letteratura futura, come oggi ha, tre nomi diversi, viene proposta la conservazione di Matteuccia, che è il nome più tardi proposto, ma anche quello che dei tre deve essere usato in base a una stretta applicazione del Codice di Nomenclatura. Pellaea Link versus Platyloma J. Sm. ed Allosorus Bernh.—I due primi nomi furono pubblicati nello stesso anno, ma in base a recenti ricerche di ALSTON risulta che Platyloma ha priorità di un mese su Pellaea, il quale dovrebbe pertanto essere scartato. Poiché quest'ultimo è un nome largamete usato da tutti gli autori, esso viene proposto per la conservazione. La opportunità o meno di citare Allosorus dipende dalla sua tipificazione (vedi Cheilanthes e Cryptogramxna). Phlébodium (R. Br.) J. Sm. versus Chrysopteris Link— Io avevo proposto la conservazione di Phlébodium, al pari di Pellaea, essendo incerto il mese di pubblicazione di essi, ma recenti ricerche di ALSTON hanno dimostrato che esso ha proprietà di due mesi su Chrysopteris e quindi la sua conservazione non è necessaria. Phyllitis Hill versus Scolopendrium Sm.—Phyllitis fu valevolmente pubblicato vari anni prima di Scolopendrium e quindi è il nome legittimo di questo genere. La conservazione di esso non è necessaria, ma io l'ho proposta al fine di consolidare l'uso di Phyllitis e di fissarne l'autore, essendo incerto se esso debba essere HTLL, LUDWIG O GLEDITSCH ex SCOPOLI. Platycerium Desv. versus Alcicornium Gaudich.—UNDERWOOD nella revisione di questo genere adotta il nome Alcicornium, sebbene esso sia da considerare come nome provvisorio e quindi illegittimo. Per questa inadeguata pubblicazione di Alcicornium forse non è necessario conservare Platycerium ma io ho preferito proporre la sua conservazione allo scopo di consolidare l'uso del nome di DESVAUX ed al tempo stesso di fissare Acrostichum stemaria come specie lectotipica di esso. Polystichum Roth— JANCHEN ha proposto la conservazione di Polystichum versus Hypopeltis Michx. ritenendo che il nome stabilito da ROTH per questo genere è in parte sinonimo di Dryopteris Adans.; ma Dryopteris fu tipificato soltanto da SCHOTT nel 1834 ed egli nello stesso tempo in cui tipificò questo genere su Polypodium fllix-mas L. tipificò anche Polystichum su Polypodium lonchitis considerandoli due generi distinti. La scelta di SCHOTT è conforme alle regole di tipificazione e quindi i due nomi sono applicabili a due generi i quali, così tipificati, non possono essere ritenuti sinonimi. Di conseguenza Polystichum può essere liberamente usato per questo genere. Quanto a Hypopeltis, in base alla diagnosi originale, è assoluto sinonimo di Dryopteris e quindi esso non può essere portato in causa, perchè se in base all'opinione di JANCHEN dobbiamo scartare Polystichum come in parte sinonimo di Dryopteris, a maggior ragione dobbiamo scartare Hypopeltis che è sinonimo assoluto di Dryopteris e in parte sinonimo di Polystichum. Pyrrosia Mirb. versus Candollea Mirb.—La proposta di conservare Pyrrosia è dovuta al fatto che la scelta di CHINO tra i due nomi di MIRBEL non fu troppo corretta, ma in base all'art. 67 del Codice, la scelta di CHINO è decisiva e la conservazione di Pyrrosia si rende forse inutile. Schisaea Sm. versus Lophidium Rich.—Lophidium fu pubblicato un anno prima di Schisaea e di conseguenza è il nome legittimo per questo genere; ma poiché Schisaea è adottato da tutti i botanici da quasi un secolo e mezzo, mentre Lophidium è stato dimenticato, la conservazione di Schisaea sembra molto opportuna. Sphenomeris Maxon versus Stenoloma Fée— Siccome la tipificazione di Stenoloma è incerta e questo nome fu usato in due diversi sensi, la conservazione di Sphenomeris, che in questi ultimi tempi è stato largamente usato per questo genere, è consigliabile. Tectaria Cav.—JANCHEN ha proposto la conservazione di Aspidium SW. contro Tectaria, per il largo uso che il nome di SWARTZ ebbe nel secolo scorso, ma poiché Aspidium fu adottato per generi diversi e d'altro lato negli ultimi cinquanta anni il nome Tectaria si è affermato presso gli autori, è consigliabile di respingere la proposta di JANCHEN e seguitare ad usare liberamente il nome Tectaria per il presente genere.
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