In margine al problema della traslazione delle ossa di Pietro e Paolo
1986; French School of Rome; Volume: 98; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.3406/mefr.1986.1522
ISSN1724-2134
Autores Tópico(s)Historical and Archaeological Studies
ResumoBruno Luiselli, In margine al problema delta traslazione delle ossa di Pietro e Paolo, p. 843-854. 1. L'epigramma 20 (ed. Ferrua) di Damaso è da assumere non quale testimonianza di una passata temporanea conservazione delle sacre ossa di Pietro e Paolo sulla Via Appia, in Catacumbas, bensi quale testimonianza di una credenza veterocristiana in un temporaneo soggiorno dei due apostoli, da vivi, in quella stessa località. 2. I vestigia apostolorum citati dalla Passio sancti Sebastiani martyris corne esistenti in Catacumbas non erano i sacri resti di Pietro e Paolo, ma impronte (o supposte impronte) che la pietà veterocristiana riteneva miracolosamente lasciate dai due apostoli sempre in Catacumbas (cfr., sul piano tipologico, le impronte del Quo vadis?). 3. Si dimostra, sia sul piano linguistico sia sulla scorta di una testimonianza della citata Passio sancti Sebastiani martyris, che il significato (v. rétro) di Catacumbas era «alle cavità», «aile cave» e che in seguito il monaco Odilone di San Medardo, con operazione tipicamente grammaticale, interpretò il toponimo come « alle barche » o « presso le barche ».
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