Di crisi in meglio. Realismo, impegno postmoderno e cinema politico nell’Italia degli anni zero: da Nanni Moretti a Paolo Sorrentino
2012; Taylor & Francis; Volume: 67; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.1179/0075163412z.00000000012
ISSN1748-6181
Autores Tópico(s)Educational and Social Studies
ResumoQuesto saggio sostiene che c’è stato un abuso della nozione di ‘crisi’ nel contesto critico italiano, il quale ha spesso trascurato aspetti cruciali inerenti la produzione cinematografica e proponendo analisi alquanto schematiche, spesso fortemente ideologizzate, rispetto al rapporto tra estetica e politica. Il saggio critica inoltre il legame causale, proposto da alcuni critici italiani, tra la comparsa di un’estetica postmoderna nel cinema italiano e un generale declino delle strategie politiche emancipatorie nell’arte. Una breve panoramica sulla produzione cinematografica recente dimostra la necessità di non dissociare il giudizio di ‘valore’ di un determinato periodo della storia cinematografica nazionale dal suo particolare contesto di produzione; in termini estetici concetti quali ‘realismo’ o ‘postmodernismo’ dovrebbero essere intesi come ‘modi’ narrativi che possono essere più o meno efficaci in termini politici secondo i diversi contesti storici di ricezione. Come verrà dimostrato attraverso una breve analisi di Palombella rossa di Nanni Moretti, Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, da una parte queste due modalità possono coesistere nella stessa opera; dall’altra una particolare idea di impegno politico emerge evidente in film in cui la modalità narrativa dominante è proprio quella auto-referenziale, metanarrativa e postmoderna.
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