In vitro activity of pharmacological compounds carried by lipidic microparticles
1992; Elsevier BV; Volume: 26; Linguagem: Italiano
10.1016/1043-6618(92)90629-p
ISSN1096-1186
AutoresDonatella Taramelli, Maria Grazia Malabarba, P. Rossi, C. Granucci, M Ghione,
Tópico(s)Antiplatelet Therapy and Cardiovascular Diseases
ResumoIl numero di pazienti che oggi si presenta presso gli studi odontoiatrici con alterazioni dell'emostasi causata dall'assunzione di farmaci è sempre maggiore. Di fronte a un paziente in terapia antitrombotica è importante conoscere la patologia per la quale è in cura, gli effetti della terapia sull'emostasi, quindi il rischio emorragico, i rischi del trattamento chirurgico e sapere come gestire i sanguinamenti peri e postoperatori. Inoltre, negli ultimi anni è aumentato il numero di pazienti che fanno uso di una doppia terapia antitrombotica, in particolare con acido acetilsalicilico e clopidogrel. Obiettivo del lavoro è indicare quali siano gli orientamenti attuali nella gestione dei soggetti che assumono la doppia terapia antitrombotica. Gli autori hanno anche voluto riassumere alcune indicazioni basate sulla letteratura scientifica internazionale, allo scopo di offrire al lettore strumenti che possano risultare utili nella pratica quotidiana.Sono state svolte una ricerca e un'analisi attente nella letteratura scientifica degli ultimi 10 anni, di carattere sia cardiologico sia odontoiatrico.Non esistono studi ad alta valenza scientifica (trial clinici randomizzati) e le opinioni sul pericolo della sospensione del clopidogrel durante un regime di doppia terapia sono ancora discordanti.Ancor più di quanto avviene nel caso della terapia anticoagulante o dell'uso del solo acido acetilsalicilico, è importante conoscere le indicazioni terapeutiche di questi farmaci e i rischi della loro sospensione. Durante i periodi ad alto rischio trombotico nella doppia terapia si consiglia di limitare gli interventi chirurgici odontoiatrici a quelli considerati di estrema necessità, rinviando qualsiasi altro intervento a rischio emorragico senza sospendere la doppia terapia antiaggregante.An increasing number of patients seen in dental practices have altered hemostasis as a result of antithrombotic drug therapy. For the dentists treating such a patient, it is important to know why the patient is using these drugs, the precise effects of the therapy on hemostasis and therefore the hemorrhagic risk, the risks associated with surgical intervention, and how to manage perioperative and postoperative bleeding. In recent years, there has also been an increase in the number of patients on dual antiplatelet therapy, in particular that based on aspirin and clopidogrel. The aim of this article is to review the latest indications on the correct management of patients on dual antiplatelet therapy and to provide guidelines based on the international scientific literature, which can be used by readers in daily clinical practice.We conducted a thorough review and analysis of recent scientific literature in the fields of dentistry and cardiology.There is a lack of methodologically valid studies (randomized clinical trials) on this problem. The review revealed diverse opinions on the actual risks associated with suspension of clopidogrel in patients on a dual therapy regimen.Dentists should know the therapeutic indications for these new drugs and the risks linked to their suspension, and this is even more important than with anticoagulant therapy or with antiplatelet therapy based on aspirin alone. During periods of high risk for thrombosis, any unnecessary oral surgery should be postponed to avoid interrupting the dual therapy.
Referência(s)