Artigo Revisado por pares

La magia degli altri, e la nostra. Ernesto De Martino e le tecniche della presenza

2013; FrancoAngeli; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.3280/para2013-002006

ISSN

2035-357X

Autores

Federico Leoni,

Tópico(s)

Linguistic Studies and Language Acquisition

Resumo

Il saggio rilegge la teoria della magia delineata da De Martino ne Il mondo magico. Piu precisamente, esamina il concetto di e interpreta il campo della - con la sua polarizzazione fra la soggettivita del soggetto e l’oggettivita dell’oggetto - come un effetto peculiare del ritualismo magico. Il saggio formula quindi un problema o un’ipotesi piu generale concernente la natura rituale di tutte le forme di soggettivita come anche di oggettivita. In questo senso, qualunque modalita di evocazione e di inquadramento rituale di una forma di soggettivita e oggettivita in qualche modo stabilizzata e condivisa rappresenterebbe una forma di magia. Storicamente e geograficamente, tali modalita tendono a differire fortemente l’una dall’altra. Nel mondo magico la labilita della evocata e in primo piano, mentre scivola sullo sfondo nel caso di tutte quelle (come quelle a cui si affida quotidianamente l’Occidente contemporaneo) che si presentano non piu o non semplicemente come tecniche della presenza magiche. Da questo punto di vista, resta da riflettere e da mostrare, da un lato, perche operata dalle delle popolazioni non letterate comporta l’instabilita costitutiva della evocata; e dall’altro lato, che cosa mitiga o forclude, nelle popolazioni letterate, l’esperienza della stessa labilita, che con tutta probabilita e ben lungi dall’essere assente o definitivamente esorcizzata. La nostra ipotesi riguarda la differenza tra della basate sulla voce e l’evocazione e quelle basate sulla scrittura, ovvero Sugli effetti di questa trascrizione della labilita strutturale della voce.

Referência(s)
Altmetric
PlumX