Artigo Revisado por pares

RICERCHE SULLE QUERCE CADUCIFOGLIE ITALIANE 1. SUL YALORE DI ALCUNI CARATTERI BIOMETRICI E MORFOLOGICI

1972; Taylor & Francis; Volume: 26; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.1080/00837792.1972.10669964

ISSN

2169-4060

Autores

Guido Moggi, Paolo Paoli,

Tópico(s)

Mediterranean and Iberian flora and fauna

Resumo

RIASSUNTO Sono state eseguite su materiale dell'erbario dell'Istituto Botanico fiorentino (FI) e su altri campioni di querce caducifoglie italiane di diversa provenienza, una serie di misurazioni biometriche [lunghezza del picciolo (PL), lunghezza della lamina fogliare (LL), lunghezza totale della foglia (FLU), larghezza massima della foglia (FLA), profondità dellincisura maggiore del margine fogliare (INC), lunghezza della parte distale della lamina (PD); lunghezza del peduncolo (PT), lunghezza (CPL) e larghezza (CPD) della cupola; lunghezza (GHL) e larghezza (GHD) della ghianda] e se ne sono ricavati alcuni rapporti semplici e percentuali [P%: rapporto pereentuale del picciolo rispetto alla lunghezza totale della foglia; FLA/INC: rapporto fra la larghezza massima della lamina e la profondità dell'incisura maggiore da essa presentata; LL/FLA: rapporto fra la lunghezza della lamina fogliare e la larghezza massima; PD%: rapporto pereen tuale fra la lunghezza della parte distale della lamina (PD) e la lunghezza totale della lamina stessa (LL); CPL%: rapporto percentuale fra la lunghezza della cupola e quella della ghianda; GHL/GHD: rapporto fra la lunghezza e la larghezza della ghianda]. Nella presente nota vengono riportati i dati ottenuti dai valori e dai rapporti indicati, cosi da ottenere una serie di parametri biometrici. Sono stati considerati, inoltre, anche fattori qualitativi (forma delle basi della lamina fogliare, presenza o meno di peli stellati sulla pagina superiore della foglia, presenza o meno di peli sulla pagina inferiore e sui rametti dell'ultimo anno, pelosità o meno delle gemme) e con questi, unitamente agli altri caratteri quantitativi sopradetti, sono stati costruiti dei diagrammi e degli istogrammi per mettere in evidenza le varie possibilità di isolamento delle singole “specie” o comunque dei “gruppi di specie “del subgen. Quercus. La ricerca è stata applicata a 120 campioni, dei quali metà attribuibili a Q. robur (30) e Q. frainetto (30) (gruppo R-F), e metà al gruppo costituito da Q. petraea e Q. pubeseens (gruppo PT-PB). Sono state discusse quindi le possibilità di separazione fra specie sulla base dei dati forniti dall'indagine svolta. In rapporto a ciò, si è notata una chiara possibilità di separazione morfologica fra i due gruppi R-F e PT-PB. Si è riscontrata inoltre una certa possibilità di separazione di Q. robur da Q. frainetto, e fra Q. petraeas.l. e Q. pubeseens s.l. Alcuni dei parametri ottenuti (specialmente quelli che riguardano i fattori biometrici dei frutti) hanno soitanto valore orientativo data la scarsità di campioni fertili, o comunque con ghiande mature, che si sono potuti esaminare. A conclusione della ricerca si è notato che alcuni dei parametri esaminati sembrerebbero avere una «buona significatività» ed essere indicativi per un differenziamento sistematico delle “specie” o “gruppi di specie” (es.: P%, FLA/INC, LL/PLA, PD %). Altri sembrerebbero «mediamente» pro-banti (es.: PD, LL, CPL %, ecc.); e alcuni (es.: GHL/GHD) avrebbero pro- babilmente un buon significato, tuttavia la scarsità di materiale esaminato non permette di trarre delle conclusioni sicure. Sono stati rilevati anche alcuni elementi morfologici caratteristici, come i peli stellati sulla pagina superiore (sempre presenti, in maggiore? minore quantità, sull'epidermide di foglie di Q. pubeseens s.l. e sempre assenti su quelle di Q. petraea s.l.). Si è notata altresi la presenza, su alcune foglie, di caratteristici “peli a eoliana “o” a catenella”(formati da varie cellule unite l'una all'altra), sulla cui importanza ci riserviamo di ritornare nel prosegui-mento dei nostri studi. Sono infatti attualmente in corso nuove ricerche su campioni di erbario basate su altri caratteri morfologici [come il tipo di peli, la struttura delle gemme, Faspetto del picciolo (forma, eventuale torsione), ecc.], e altre, condotte in campagna su popolazioni relativamente omogenee, per esaminare la possibilità di valutazione della variabilità intraspecifica riguardo ai caratteri presi in considerazione.

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