Gli scolî di Ermia e un passo controverso del' Fedro di Platone (Phaedr. 269e1-270c5)
2001; Brill; Volume: 46; Issue: 1 Linguagem: Italiano
10.1163/15685280151091350
ISSN1568-5284
Autores Tópico(s)Classical Antiquity Studies
ResumoAbstract Il brano del Fedro (269e1-270c5) in cui è menzionato Ippocrate e il suo metodo è uno dei più controversi dell'opera platonica. Alcuni studiosi si sono serviti degli scolî antichi al dialogo, tramandati sotto il nome del neoplatonico Ermia (V sec. d. C.), per sostenere che il metodo in questione non implica un'indagine preliminare dell'universo. È tuttavia utile (oltreché finora intentato) ripercorrere quanto l'esegeta neoplatonico dice a proposito dell'intero brano in questione per constatare come egli, al contrario, ne fornisca un'interpretazione cosmologica, sulla base della significazione tecnica di λη ψυχ come «anima dell'universo». In ogni caso l'esegesi di Ermia risulta essere non una semplice parafrasi grammaticale del testo platonico, ma anche una sua riformulazione filosofica nei termini della dottrina neoplatonica, la quale è estremamente complessa anche nel caso dell'anima umana.
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