LEISHMANIOSI VISCERALE IN PAZIENTE IMMUNOCOMPETENTE: CASO CLINICO
2006; PAGEPress (Italy); Volume: 21; Issue: 3 Linguagem: Italiano
10.4081/mm.2006.3196
ISSN2280-6423
AutoresS. Nisticò, R Leone, Pasquale Minchella, G.I. Potente, A Borelli, Vincent Caruso, Diego Caruso, M. Camerino, M.I. Carlei, Claudia Folino, Matthieu Piccoli, A. Nicolazzo, G. Berardelli, Anna Sonia Petronio, A.M. Luciano,
Tópico(s)Research on Leishmaniasis Studies
ResumoPaziente giunta in P.S. oculistico dell'Ospedale Oftalmico di Torino per alterazioni del visus.Viene posta diagnosi di vitreite dell'occhio sx.L'anamnesi patologica segnala presenza di linfoma non Hodgkin diffuso B di grandi cellule stadio IA diagnosticato da circa un anno.La paziente è stata sottoposta a chemioterapia R .CHOP.All'ecografia oculare si riscontrano disomogeneità vitreali dell'occhio sx.L'esame fluorangiografico segnala un focolaio di corioretinite attivo fortemente suggestivo di lesione toxoplasmica.Gli esami sierologici per la toxoplasmosi danno i seguenti risultati: IgG negative (Bio Merieux Vidas), IgM 1,33 (positive > 0,65) (Bio Merieux Vidas), Ig Totali in immunofluorescenza indiretta < 10 UI/ml (negative).Per confermare la specificità delle IgM in Elfa viene eseguito il test IgM ISAGA = 6 (positività dubbia).Possibili interpretazioni: 1. quadro sierologico di toxoplasmosi atipico a causa della neoplasia 2. quadro sierologico non significativo.Il centro di parassitologia dell'Hopital de la Croix Rousse di Lione, col quale collaboriamo da anni, ci segnala come più probabile un quadro di toxoplasmosi atipico.Sulla base del quadro fluorangiografico fortemente suggestivo di lesione da toxoplasma la paziente viene trattata con Trimetoprim sulfametossazolo e con Betametasone fosfato disodico.Si decide di ricontrollare il quadro sierologico dopo un mese.
Referência(s)