Artigo Revisado por pares

Eracle, la statua, l'artefice sul cratere apulo di New York MMA 50.11.4.

1990; French School of Rome; Volume: 102; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.3406/mefr.1990.1695

ISSN

1724-2134

Autores

Luigi Todisco,

Tópico(s)

Historical, Religious, and Philosophical Studies

Resumo

Luigi Todisco, Eracle, la statua, l'artefice sul cratere apulo di New York MMA 50.11.4, p. 901-957. Il lato : principale di questo vaso (Gruppo di Boston 0.0.348) rappresenta, com'è noto, un artefice e il suo aiutante intenti a rifinire una statua di Eracle, ammirata da Zeus, Nike, addirittura l'eroe in persona. Partendo da un motivo figurativo diffuso nella ceramografia attica di epoca anteriore - la glorificazione di artigiani colti realisticamente alla fine del lavoro - il pittore italiota costrui una scena evidentemente simbolica di fatti locali. Molti elementi portano infatti alla conclusione che la statua sia stata innalzata ad Eraclea di Lucania in rapporto col trasferimento in questo centro della sede della Lega Italiota, capeggiata da Tarante. L'iconografia dell'Eracle arciere, propria della scultura e della sua ripresa su monete eracleote da ritenersi contemporanee al cratere, potrebbe pertan- (v. au verso) to aver costituito il simbolo stesso della Confederazione, nella sua qualità di protettrice della Grecità, in armi contro gli attacchi delle popolazioni indigene dell'Italia meridionale. Mediante spunti provenienti dalla letteratura, dal teatro, dalla realtà locale degli artigiani, quali è dato scorgere nell'immagine del vaso - prodotto più verosimilmente a Taranto che ad Eraclea - sembra dunque che ad essa fosse stato affidato un messaggio di propaganda a favore della politica di Archita pitagorico. Cosi interpretata, la scena suggerisce che - all'incirca tra il 370, se non qualche anno prima, e al massimo il 365 a.C. - anche per il ceramografo apulo l'idealizzazione di un momento storico preciso andasse raggiunta utilizzando dati reali, in una composizione che esprimesse, in definitiva, il concerto tradizionale della superiorità dei Greci sui barbari.

Referência(s)