Il propileo di Trieste, un edificio trionfale
1998; French School of Rome; Volume: 110; Issue: 2 Linguagem: Italiano
10.3406/mefr.1998.2052
ISSN1724-2134
Autores Tópico(s)Classical Antiquity Studies
ResumoMonika Verzár-Bass, Il propileo di Trieste, un edificio trionfale, p. 753-798. L'edificio romano inglobato nella cattedrale di S. Giusto a Trieste, a lungo ritenuto il tempio capitolino dell'antica colonia, è stato interpretato, successivamente agli scavi postbellici, come ingresso monumentale (propileo) all'area di un ipotetico tempio retrostante. Il propileo, stilisticamente databile alla metà del I sec. d.C, potrebbe essere collegato architettonicamente al coevo «edificio grande» a nord, denominato basilica. I due edifici potrebbero appartenere ad un unico complesso edilizio, dovuto, almeno in parte, a P. Clodio Palpellio Quirinale, identificabile con il prefetto della flotta ravennate citato in Tacito (Ann. XIII, 30), suicidatosi nel 56. La ricca decorazione a rilievo di carattere militare sul lato esterno (verso la città bassa) sembra inneggiare ad un successo militare, mentre la tematica sui rilievi del lato interno (verso Farce) alludono ad un contesto religioso, forse al culto imperiale, come farebbero suggerire vari elementi, tra cui il fregio con grifi e «Rankenfigur» dionisiaca, una testa più grande del naturale di Vespasiano, ricavata da una statua di Nerone, e non ultimo l'edificio basilicale, troppo grande ed allungato per una basilica civile della metà del I secolo d.C.
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