Artigo Revisado por pares

La flora vascolare dell'Isola di Marettimo (Arcipelago delle Egadi, Sicilia occidentale): analisi fitogeografica ed aggiornamento

2006; Taylor & Francis; Volume: 61; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.1080/00837792.2006.10670810

ISSN

2169-4060

Autores

Lorenzo Gianguzzi, Leonardo Scuderi, Salvatore Pasta,

Tópico(s)

Botany and Plant Ecology Studies

Resumo

Riassunto Il presente contributo fornisce una sintesi aggiornata delle conoscenze floristiche sull'Isola di Marettimo (Arcipelago delle Egadi), da cui risulta che la flora vascolare attuale consiste di 492 taxa infragenerici, appartenenti a 291 generi e 92 famiglie. Di questi taxa, 28 risultano nuovi per il territorio e 37 vengono riconfermati dopo un secolo; di contro, 120 taxa precedentemente riportati per l'isola sono da escludere, o perché dovuti a segnalazioni errate (o quanto meno molto dubbie) pubblicate su contributi precedenti (23), o perché estinti in seguito alle recenti modificazioni dell'uso del territorio (97). Infine, la presenza di altre 54 entità, che probabilmente vivono tuttora sull'isola, merita ulteriori conferme. Lo spettro biologico indica una netta prevalenza delle terofite (51,8% della flora vascolare locale) e delle emicriptofite (18,9%). Lo spettro corologico rivela una dominanza dell'elemento mediterraneo (ca. 37,2%); si registra inoltre una significativa incidenza degli elementi a baricentro W-mediterraneo. Il contingente endemico e subendemico è rappresentato da 26 entità, delle quali 6—Bupleurum dianthifolium Guss., Thymus nitidus Guss., Limonium tenuiculum (Tineo) Pignatti, Helichrysum rupestre (Rafin) DC. var. messerii Pignatti, Allium franciniae Brullo & Pavone, Oncostema ughii (Tineo) Speta—sono esclusive dell'isola, uno (Brassica macrocarpa Guss.) vive solo nell'Arcipelago delle Egadi, 11 sono endemiche della Sicilia, cioè Anthemis secundiramea Biv. subsp. intermedia (Guss.) R. Fernandes, Asperula rupestris Tin., Bellevalia dubia (Guss.) Roem. et Schult. subsp. dubia, Carlina sicula Ten. subsp. sicula, Euphorbia papillaris (Boiss.) Raffaelli & Ricceri, Hornungia revelierei (Jordan) Soldano, F. Conti, Banfi et Galasso subsp. sommieri (Pamp.) Soldano, F. Conti, Banfi et Galasso, Plantago afra L. subsp. zwierleinii (Nicotra) Brullo, Pseudoscabiosa limonifolia (Vahl) Devesa, Ranunculus spicatus Desf. subsp. rupestris (Guss.) Maire e Seseli bocconi Guss. subsp. bocconi, o del Mediterraneo centrale, come Crocus longiflorus Raf., Daucus siculus Tineo, Dianthus rupicola Biv. subsp. rupicola, Iberis semperflorens L., Lithodora rosmarinifolia (Ten.) I. M. Johnston, Pimpinella anisoides Briganti, Micromeria fruticulosa (Bertol.) Bentham, Senecio willdenowii Peruzzi et Passalacqua, ecc. L'isola ospita inoltre numerose entità assenti o rare sul resto del territorio regionale, quali Aristolochia navicularis Nardi, Daphne sericea Vahl, Erodium maritimum (L.) L'Hér., Lagurus ovatus L. subsp. vestitus (Messeri) H. Scholz, Periploca angustifolia Labill., Reichardia tingitana (L.) Roth, Simethis mattiazzi (Vandelli) Sacc. e Thymelaea tartonraira (L.) All. Il patrimonio floristico appare vulnerabile, come dimostra un'analisi delle dinamiche in atto che ha permesso di identificare tre processi principali: 1) la rarefazione e talora l'estinzione di numerose entità tipiche delle comunità pre-forestali, forestali e rupicole; 2) la rapida scomparsa di molti taxa legati agli agroecosistemi ormai abbandonati; 3) l'introduzione recente di alcune specie alloctone. L'insieme di tali processi e l'estremo interesse della flora locale suggeriscono la necessità di adottare tempestivamente delle efficaci e dinamiche misure di conservazione del territorio, istituendo al più presto una riserva naturale.

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