Artigo Acesso aberto Revisado por pares

Memoria classica e memoria biblica in Dante

1995; Cambridge University Press; Volume: 16; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.33137/q.i..v16i2.10358

ISSN

2293-7382

Autores

Paola Rigo, Antonio Rossini,

Tópico(s)

Medieval Iberian Studies

Resumo

rendere ragione del rapporto di Dante con gli illustri precedenti delle tradizioni biblica e classica.Pur non avendo pretese di sistematicitàanche perché il lavoro è una silloge di cinque articoli, di cui solo tre pubblicati pre-cedentementela studiosa ha il grande merito di aver investigato il campo dei riferimenti biblico-classici con un rigore esemplare fondato sulla capillare consultazione delle fonti.Prova di questo atteggiamento è l'imponenza e la ricchezza delle note bibliografiche sempre corredate di ampi stralci del testo sub iudice.Ciò che colloca la Rigo nel vivo del più recente dibattito esegetico che riguarda Dante e i classici è la sua piena concordanza con l'idea di privilegiare l'apporto che a Dante derivò dai Commenti e dagli Accessus agli Autori; e l'acutezza dell'autrice consiste nel non essersi limitata ad indagare la sfera dell'esegesi antica dei classici, ma di averla allargata a quella dell'esegesi della Bibbia e in particolare alla liturgia.Al lavoro non nuoce peraltro un'appropriata organizzazione della materia, che si dipana agli occhi del lettore con una certa 'suspense', per meglio rendere, forse, quella che Montale ha chiamato la "somma enorme di corrispondenze, di richiami che la lettera suscita, rinviandoci ai suoi echi, ai suoi giochi di specchi, alle sue rifrazioni" (53).E forse, come ribadiremo fra breve, più che l'idea di una 'gradazione' o 'accumu-

Referência(s)
Altmetric
PlumX