Artigo Revisado por pares

Tra storiografia e coscienza civile. La memoria dei campi fascisti e i vent'anni che la sottrassero all'oblio

2015; FrancoAngeli; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.3280/mon2014-002006

ISSN

1972-4853

Autores

Carlo Spartaco Cappgreco,

Tópico(s)

Historical and Environmental Studies

Resumo

La storia dei campi di concentramento italiani della Seconda guerra mondiale e stata a lungo rimossa dalla memoria collettiva. E analogo destino tocco alle vicende dei campi coloniali e delle colonie di confino. Questi argomenti - poco congeniali alla narrazione del passato recente che ando affermandosi nell’Italia del dopoguerra - rimasero generalmente avulsi dal sentire comune e dall’interesse della ricerca accademica; ed anche i siti geografici dei campi pagarono il prezzo della rimozione, restando privi di tutela e di riconoscimento. La ricostruzione storica del sistema concentrazionario fascista, la sua mappatura e la riappropriazione del suo retaggio da parte della comunita nazionale richiesero tempi lunghi e percorsi laboriosi. Questa ricognizione ragionata non pretende di essere un saggio esaustivo sui campi fascisti, ne una rassegna completa degli studi ad essi dedicati. Mira piuttosto a cogliere i nodi di una lunga rimozione; a individuare i passaggi civili e storiografici attraverso cui - tra la meta degli anni Ottanta e la meta del primo decennio del secolo Ventunesimo - la memoria dei campi si apri gradualmente al sentire comune e al riconoscimento istituzionale.

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