Artigo Revisado por pares

Dai pascoli a internet. La teoria delle risorse comuni

2001; Issue: 3 Linguagem: Italiano

10.1425/474

ISSN

2612-0976

Autores

Giangiacomo Bravo,

Tópico(s)

Historical and Environmental Studies

Resumo

1. Introduzione Ogni individuo trascorre la sua esistenza circondato da risorse che condivide e sfrutta insieme ad altri esseri umani e ‐ a volte ‐ piante e animali. L’acqua, l’atmosfera, i parcheggi in citta, le autostrade, la rete di internet sono alcuni tra i molti possibili esempi di beni abitualmente utilizzati in comune, rispetto ai quali si registrano ‐ per motivi diversi ‐ difficolta di esclusione e il cui «consumo» da parte di un attore riduce le possibilita di fruizione da parte degli altri: beni denominati risorse comuni o commons (E. Ostrom 1990, 30). Ad esempio, i parcheggi in centro a una grande citta rappresentano una risorsa comune costituita da n posti disponibili, dove i potenziali utilizzatori sono tutti i possessori di automobile interessati a parcheggiare nell’area in un determinato momento 1 . Poiche ogni guidatore lasciando il proprio mezzo occupa un posto che non e piu disponibile per gli altri, la risorsa viene cosi ridotta di un’unita. Non solo, ma i costi da sostenere per parcheggiare (tempo di ricerca del posto, consumo di carburante, inquinamento atmosferico e acustico) aumentano al crescere del numero di posti occupati. La risorsa si deteriora quindi gradualmente, fino ad esaurirsi quando tutte le n unita di cui e composta sono occupate. Un secondo esempio, di diversa natura, consiste in un’area di pesca oceanica. La risorsa e costituita in questo caso dai 1 Per rendere «interessante» il caso e necessario ipotizzare che il numero degli utilizzatori sia maggiore o, per lo meno, vicino a n. In altri termini che la risorsa «parcheggi» sia scarsa, come peraltro avviene quasi sempre nelle metropoli contemporanee.

Referência(s)
Altmetric
PlumX