Irredentismo e processi di trasformazione urbana. Il caso di Riva del Garda (1853-1905)
2012; FrancoAngeli; Issue: 132 Linguagem: Italiano
10.3280/su2011-132013
ISSN1972-5523
Autores Tópico(s)Urban Planning and Valuation
ResumoL'annessione del Trentino all'Italia avvenne soltanto nel 1918. Questa lunga attesa di oltre cinquant'anni accrebbe in quella popolazione, per tradizione italiana ma politicamente ancora sotto il governo austriaco, un forte sentimento "italiano", che defině un clima politico e culturale molto vivace. Si sviluppň, soprattutto a Riva del Garda, un movimento politico e intellettuale, l'irredentismo, col quale una élite culturale rivendicava l'appartenenza della regione all'Italia. Da un lato si diffondevano le idee di patria, nazione, libertŕ, dall'altro, come reazione al conservatorismo austriaco, si diffondeva un'attenzione al progresso, all'innovazione tecnologica, all'inventiva. Lo spirito libero di Riva, luogo d'incontro tra due aree geografiche, (l'impero austriaco e il regno d'Italia), evitň alla cittŕ di divenire una terra periferica dell'immenso impero asburgico, grazie alla nascente «industria del forestiere» che la elesse capitale del turismo mitteleuropeo. Riva si adattň, cosě, alle esigenze di un turismo sempre piů decisivo per le sorti economiche, senza perň venir meno alla sua anima italiana. Il saggio delinea il significativo rinnovamento, politico, economico e urbanistico che, dagli anni cinquanta dell'800, un vivace mileu locale condusse per la promozione della klimathoterapie locale (cioč di una terapia sanitaria favorita da particolari condizioni climatiche del luogo), segnando il tessuto edilizio con singoli interventi o con operazioni di piů ampio respiro volte.
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