Iconografia lisippea delle imprese di Eracle
1984; French School of Rome; Volume: 96; Issue: 1 Linguagem: Italiano
10.3406/mefr.1984.1405
ISSN1724-2134
Autores Tópico(s)Historical and Religious Studies of Rome
ResumoPaolo Moreno, Iconografia lisippea delle imprese di Eracle, p. 117-174. Secondo la testimonianza di Strabone, Lisippo esegui la serie delle fatiche di Eracle per un santuario marittimo presso Alizia in Acarnania : di qui i bronzi furono portati a Roma in età tardo repubblicana. La loro influenza nell'iconografia romana viene ricostruita attraverso le coppe dalla Casa del Menandro di Pompei, e soprattutto grazie ai sarcofagi di fabbricazione urbana, sia a fregio continuo (Roma, Palazzo Corsini; Firenze, Boboli; Firenze, Uffizi, 145; Mantova, Palazzo Ducale; ed altri), sia del tipo a pilstri, nell'esemplare dalla Via Cassia al Museo Nazionale Romano. La pertinenza al catalogo lisippeo dei gruppi di Eracle con ciascuno dei mitici antagonisti, viene stabilita per confronto con tipi statuari altrimenti attribuiti all'artista, e con la verifica della reciproca coerenza dei soggetti selezionati : la chiave viene offerta dalla composizione col Leone di Nemea abbattuto, dove l'eroe ha un atteggiamento affine (v. au verso) all'Agia di Delfi, all'Alessandro con la lancia di Parma, ed all'Atleta Getty. I caratteri stilistici inducono a datatre il ciclo nella fase tarda dell'attività di Lisippo, in concomitanza col sinecismo di Alizia, promosso da Cassandro di Macedonia nel 314 a. C.
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