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Considerazioni sul popolamento animale e vegetale dell’Appennino umbro-marchigiano in conclusione del XXIX Congresso della Società italiana di Biogeografia

1994; eScholarship Publishing, University of California; Volume: 17; Linguagem: Italiano

10.21426/b617110455

ISSN

1594-7629

Autores

A. Bologna Marco,

Tópico(s)

Historical and Environmental Studies

Resumo

' BIOGEOGFIAPH/A - vol. XVII - 1993 (Pubblicato il 31 ottobre 1994) ll popolamento animale e vegetale del|'Appennino Umbro-Marchigiano Considerazioni sul popolamento animale e vegetale deH’Appennino umbro-marchigiano in conclusione de1XX]X Congresso della Societa italiana di Biogeografia MARCO A. BOLOGNA Dipartzbzento dz' Scienze ambientalz; Unz'z1em'L‘z2 dellcz Tmczkz, Via S. Camilla de Lellis - 01100 Vitereo Cercare dj trarre delle conclusioni generali in rnerito ai lavori del EQCIX Congresso di Biogeografia sul «Popolarnento anjmale e vegetale dell’./Xppennino umbro—marchjgianogg e un impegno difficile\ma al conternpo stirnolante per la novita e la particolarita del tema affrontato. E d’altronde molto signjficativo che proprio in quest’area (San Marino), e nella vicina Forh, sede di un cultore della biogeografia rornagnola come Pietro Zangheri, abbia avuto luogo nel 1955 i1 primo convegno della nostra Societa (allora «Gruppo Italiano Biogeografi») su «Problerni biogeografici 1-iguardanti il popolamento vegetale ed animale dei ver- santi adriatici della Penisola Italiana». I1 XEGX Congresso ha voluto quindi affrontare Io studio di un’area pratica— rnente sconosciuta, se non nel suo ristretto settore romagnolo; proprio sulla Ro- magna recenternente Osella (1990) ha svfluppato una breve analisi che trova ampio riscontro anche nei risultati dei nostri lavori. Le maggiori difficolta per le considerazioni di sintesi qui presentate, na— scono da un lato dalla scelta de11’area indagata, da11’a1tro da una certa disom0ge- neita dei contributi presentati. La zona prescelta per 1’anaIisi e infatti un settore appennjnico piuttosto ljmitato in estensione, privo di complessi rnontuosi di un certo rilievo e soprattutto di cime elevate con arnbienti altornontani primari. I lavori presentati, come peraltro in gran parte dei nostri convegni, sono soprat- tutto di argornento zoologico, ma tra questi sono mancati alcuni contributi su gruppi animali dj norma considerati «buoni indicatori biogeografici» date le loro Caratteristiche ecologiche e la loro storia evolutiva, e su cui eravamo abi- tuati ad ascoltare significative relazioni congressuali. Mi riferisco soprattutto ai contributi sulla fauna del suolo, su- alcuni gruppi di Insetti ed a1triArtropodi, su Molluschi terrestri e d’acqua dolce, ma anche su gran parte dei Vertebrati. Ugualmente si e avvertita 1’assenza di una relazione sulla paleogeografia de1I’a— tea in esame e sono risultati piuttosto ljmitati i contributi floristici 0 fitos0cio1o- gici su alcuni arnbienti ben rappresentati ne11’area. La causa di cic‘) e forse da ricercare nella convinzione da parte di molti colle-

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