Artigo Revisado por pares

NUOVE STAZIONI E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLA “CENTAUREA HORRIDA” BAD

1956; Taylor & Francis; Volume: 12; Issue: 1 Linguagem: Italiano

10.1080/00837792.1956.10669662

ISSN

2169-4060

Autores

Luigi Desole,

Tópico(s)

Mycorrhizal Fungi and Plant Interactions

Resumo

RIASSUNTO L'Autore fa lo studio della distribuzione geografica della Centaurea horrida Bad. con descrizione e documentazione fotografica delle fitocenosi sia delle numerose nuove stazioni da lui ritrovate sia di quelle precedentemente note, facendo una premessa storico-morfologica critica ed un'ampia discussione conclusiva, dalla quale sono emersi i seguenti reperti: 1. La C. horrida, descritta dal BADARÒ nel 1824, contrariamente all'opinione di molti Autori, che la ritennero presente solo nelle isole Asinara e Tavolara, è stata scoperta nella Sardegna Isola Madre e quasi sicuramente nei pressi della attuale Tonnara di Stintino.2. La C. horrida, non è esclusiva della «facies rupicola» ma può estendersi anche nella « facies praticola », ma sempre sotto l'influenza del mare.3. La C. horrida non è esclusiva del suolo siliceo ma vive anche sul suolo calcareo per cui deve considerarsi specie indifferente. 4. La C. horrida non è confondibile nè con la C. spinosa L. nè con la C. spinosa Willd. le quali risulterebbero un'unica specie vivente in Oriente e perciò, non vivendo nè in Corsica nè in Liguria, risulta endemica della sola Sardegna.5. L'Areale attuale della specie è limitata: a. a due piccole aree di pochi ettari di superficie nella penisola di Capo Caccia; b. alla fascia costiera della Penisola Nurrica che dai pressi di Punta Manna (40° 62' parallelo di Monte Mario) va a Punta Falcone, Punta Negra e Tonnara-Saline di Stintino in formazione non continua; c. a una piccola area dell'Isola Piana (Asinara) presso Cala Murone; d. a una buona parte della costa occidentale dell'Isola Asinara; e. a tre piccole aree, di cui una piccolissima, dell'Isola Tavolara.6. La C. horrida si associa con circa 200 altre specie appartenenti a 45 famiglie, pur avendo le sue preferenze per un numero limitato di esse; e forma fitocenosi a macchia bassa tipo « gariga a tomillares » eon specie a pulvino, spinose, alofile e xerofile, alcune delle quali classici endemismi sardo-corsi.7. La dislocazione frammentaria attuale della specie, paragonabile a quella di altri endemismi sardi, denuncia l'arcaicità di questa e quindi la sua appartenenza alle specie della flora terziaria sarda, ed essendo probabilmente legata alle vicende geologiche subite dal sistema sard-corso è presumibile che prima la C. horrida occupasse un'area continua ed oggi occupi singole zone di rifugio in seguito alla frattura prodottasi nel tardo Pliocene col noto risultato della formazione dello Stretto di Bonifacio, la qual cosa giustificherebbe la inclusione della specie fra i più significativi paleoendemismi della Sardegna.

Referência(s)
Altmetric
PlumX