The Benedictines and Malta: 1363–1371
1982; Cambridge University Press; Volume: 50; Linguagem: Italiano
10.1017/s006824620000948x
ISSN2045-239X
Autores Tópico(s)Ancient Mediterranean Archaeology and History
ResumoI BENEDETTINI E MALTA, 1363–1371 Quando Isolda de Landolina di Noto morì nel 1363, lasciò in eredità la sua chiesa e gli altri suoi possedimenti a Malta ai monaci di San Nicolò d'Arena a Catania, a condizione che erigessero una casa a Malta. Nel 1364 Ilario, vescovo di Malta non residente, cambiò il testamento al fine di permettere ai monaci di godere dell'eredità senza dover costruire una casa a Malta e nel 1371 il suo successore, il vescovo Antonio de Musto, cercò invano di assicurarsi una parte dell'eredità come sua portio episcopale. Il testamento di Isolda, i documenti riguardanti le controversie del 1364 e 1371 e altri testi tuttora conservati a Catania, gettano luce su aspetti poco conosciuti della storia e della topografia maltese nel XIV secolo.
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