Artigo Revisado por pares

Lectura Dantis: Paradiso XXIX

2008; De Gruyter; Volume: 83; Issue: 1 Linguagem: Italiano

10.1515/dante-2008-0110

ISSN

2194-4059

Autores

Wolfgang Raible,

Tópico(s)

Philosophy, Health, and Society

Resumo

Riassunto I Canti XXVIII e XXIX del Paradiso espongono la concezione dantesca della cosmogonia. La loro interpretazione non è semplice, giacché richiede una previa collocazione dell’autore nell’ambito delle relative discussioni della prima scolastica. Si tratta, infatti, di una particolare accezione della cosmologia aristotelico-tomistica, che fin dal 1277 suscitava, per vari aspetti, la riprovazione della Chiesa. Con il ricorso all’angelologia, Dante risolve in maniera particolarmente originale l’impasse della dottrina aristotelica, per cui l’ascensione verticale attraverso le sfere celesti - motivo centrale del Paradiso - non sarebbe possibile. Ma dalla concezione dantesca della cosmogonia risulta, contemporaneamente, anche un’affinità - di carattere formale - con le dottrine gnostiche.

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