Praevolante nescio qua ingenti humana specie … a reassessment of the Winged Genius on the base of the Antonine Column
1989; Cambridge University Press; Volume: 57; Linguagem: Italiano
10.1017/s0068246200009107
ISSN2045-239X
Autores Tópico(s)Classical Antiquity Studies
ResumoPRAEVOLANTE NESCIO QUA INGENTI HUMANA SPECIE … UNA RICONSIDERAZIONE DEL GENIO ALATO ALLA BASE DELLA COLONNA ANTONINA Sulla base della colonna eretta in onore di Antonino Pio dopo la sua morte, nel 161 d.C, è scolpita una scena che rappresenta l'apoteosi dell'imperatore defunto e di sua moglie Faustina I, morta venti anni prima. Mentre Roma e il Campo Marzio stanno a guardare e acclamano i nuovi divi la coppia imperiale è trasportata in cielo da una grande figura alata maschile. Tale figura è ora interpretata generalmente come Aion, personificazione del tempo inteso nella sua infinita continuità, nella forma greco-romana piuttosto che in quella mitraica; secondo un'altra opinione si tratterebbe invece del Saeculum Aureum , personificazione della età dell'oro. In questo studio entrambe le interpretazioni sono prese in considerazione dal punto di vista iconografico e particolare attenzione è rivolta al significato dei tre segni zodiacali (dei Pesci, Ariete e Toro) raffigurati sul globo tenuto in mano dal genio alato. Viene respinta l'ipotesi di Turcan, per la quale questi segni zodiacali starebbero a rappresentare l'oroscopo corrispondente alia nascita del mondo, il thema mundi così come presentato da Firmico Materno e viene di conseguenza rigettata l'associazione di questo oroscopo con Aion. Al contrario si cerca qui di dimostrare come i tre simboli rappresentino la stagione primaverile e che insieme ad altri elementi relativi al genio alato essi sono intesi a rappresentare l'idea di un rinnovamento. Pur senza arrivare alia identificazione del giovane alato in se stesso con una stagione, viene però proposta una connessione tra quest'ultimo e le rappresentazioni delle stagioni su sarcofagi romani di età più tarda. L'idea di rinnovamento presente negli attributi della figura è inoltre vista come connessa con le opinioni relative alia vita dopo la morte, espresse dall'imperatore e co-dedicante della Colonna, Marco Aurelio. Questo potrebbe far pensare che un certo grado di influenza da parte imperiale abbia agito sulla committenza ed il contenuto del rilievo.
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