Passaggio di Corpi Figurati fra Cellule del Tappeto e Cellula Centrale Nell'Archegonio dei Pini
1964; University of Florence; Volume: 17; Issue: 1 Linguagem: Italiano
10.1080/00087114.1964.10796114
ISSN2165-5391
AutoresEleonora Francini Corti, Elena Maugini,
Tópico(s)Plant Surface Properties and Treatments
ResumoRIASSUNTONel ciclo dello sviluppo dell'archegonio di Pinus pinea si possono schematicamente distinguere tre periodi per quanto riguarda lo stato della membrana che circonda la cellula centrale.Nel primo periodo la cellula centrale ha una parete uniformemente sottile. Durante questo periodo diviene evidente il tappeto dell'archegonio, strato limite ben distinto per le sue caratteristiche dal rimanente dell'endosperma, in cui l'archegonio è immerso. L'apporto di sostanze dal tappeto alla cellula centrale in rapidissimo accrescimento dovrebbe avvenire senza particolari ostacoli attraverso a questa parete sottile, purché in forma fluida.Nel secondo periodo questa parete subisce un processo di ispessimento con apposizione di nuovi strati prospicienti verso la cellula centrale. Questo ispessimento non è uniforme, ma si riscontrano piccole aree, più o meno frequenti, in cui la parete rimane sottile. É presumibile che causa dell'ispessimento sia la necessità di dare una impalcatura solida ad una cellula che ha raggiunto dimensioni giganti e che non può più sostenersi con la sola turgescenza, tanto più che il profondo cambiamento a cui deve andare incontro per assumere le caratteristiche di gamete femminile tende ad eliminare i grandi vacuoli acquosi dal suo citoplasma. Grazie a questa impalcatura la oosfera mantiene la sua forma ad otricolo anche in seguito alla fecondazione via via che si va svuotando, dopo che il sospensore ha spinto le cellule embrionali nella parte dell'endosperma più prossima alla calaza. La presenza delle punteggiature nella parete ispessita denota la necessità di mantenere in efficienza l'apporto di sostanze dal tappeto alla cellula centrale: l'apporto avviene ora attraverso alle punteggiature, ma deve sempre essere in forma fluida, perchè le punteggiature sono diaframmate da membrana.Nel terzo periodo, corrispondente alla maturazione della cellula centrale in oosfera, si riscontra la tendenza della membrana che diaframma le punteggiature ad assottigliarsi ed a scomparire, con un processo presumibilmente di lisi enzimatica. Questo processo può compiersi lasciando a contatto i due citoplasmi, quello della cellula centrale e quello delle cellule del tappeto, solo con un tenue diaframma ectoplasmatico, od anche senza tale diaframma. L'apporto di sostanze dalle cellule del tappeto alla cellula centrale può ora avvenire anche sotto forma solida: passano mitocondri, plastidi, dittiosomi, ergastoplasma, elementi del reticolo, massule di sostanze osmiofile, porzioni di nuclei ed anche frequentemente interi nuclei. Una caduta di pressione osmotica nell'interno della cellula centrale o della oosfera può favorire il deflusso in massa del contenuto di alcune cellule del tappeto, e può forse, in alcuni casi, anche provocare lo sfondamento di talune punteggiature ancora diaframmate.I fenomeni suddescritti non sono generali e molte cellule del tappeto rimangono con il contenuto citoplasmatico ed il nucleo.Durante le prime fasi dell'embriogenesi le cellule del tappeto perdono i loro caratteri differenziali rispetto alle altre cellule della parte micropilare dell'endosperma e poi finiscono per svuotarsi.
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