Scipione e l'ira funesta: da Cicerone a Seneca a Petrarca
1988; Volume: 1; Issue: 9 Linguagem: Italiano
10.5070/c919011266
ISSN2331-0545
Autores Tópico(s)Organic Chemistry Synthesis Methods
ResumoScipione E L'Ira Funesta: da Cicerone a Seneca a Petrarca Nel quarto libro dell'Africa, Lelio, il alla corte di Siface, fa un con panegirico di Scipione per convincere re africano all'alleanza Roma; e l'esaltazione della sua figura la umana e civile avviene sin- creticamente attraverso comparazione parallela, e incrociata, di quat- tro elementi: Scipione e Achille Il da una parte, Ennio e Omero dall'altra. passo in questione e Afr. IV, 38 sgg.: Maximus insano Dignus Vate est hic iuveni vigilavit Homerus; Rusticus egregio vigilar nunc Ennius. Atqui Graio; sic dignior ille Latino fuit. Questo giudizio contiene altri in se elementi ricchi di riflessi ed echi in versanti dell'opera petrarchesca; riferimenti non casuali ad preciso filone della cultura latina; ed aspetti, per altri versi gia un molto ben indagati, non indegni di un'attenta considerazione critica. punto che offre occasione di ulteriori precisazioni e il confronto rispettivi cantori; e Un tra Scipione e Achille, che avviene implicitamente attraverso quello dei piu precisamente sara da verificare, valore degli attributi, e il al di la dell'ap- parente ovvieta, Scipione il perche Petrarca abbia definito egregius l'uno, insanus l'altro. Per la quanto riguarda questione e tale che riguarda i massimi sistemi del pensiero e della sensibilita petrarchesca, egli ed nota l'ammirazione assoluta che aveva nei confronti di questa figura storica, tanto da paragonarla talvolta a quella di Laura (R.v.f. 186, 9-11). Ammirazione derivante,
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