Cancer Mortality in Italy, 1981
1987; SAGE Publishing; Volume: 73; Issue: 4 Linguagem: Italiano
10.1177/030089168707300401
ISSN2038-2529
AutoresAdriano Decarli, Carlo La Vecchia,
Tópico(s)Global Cancer Incidence and Screening
ResumoRiassuntoIn questo rapporto vengono presentati e brevemente commentati i dati di certificazione di morte per tumori in Italia nel 1981 (tassi standardizzati per età ed età specifici, numeri assoluti di certificazioni e percentuali delle singole neoplasie rispetto al totale delle morti per tumore), sulla base dei dati di certificazione di morte pubblicati dall'Istituto Centrale di Statistica (ISTAT). Sebbene il numero complessivo di morti per tumore sia ultimamente salito avvicinandosi ai 125.000, ed in entrambi i sessi i tassi globali standardizzati per età siano ancora leggermente aumentati rispetto al 1980 (da 239,93 a 242,12/100.000 maschi e da 155,33 a 156,04/100.000 femmine), un'apprezzabile diminuzione si è osservata nei tassi troncati dai 35 ai 64 anni, soprattutto nei maschi (da 281,93 a 271,76). Questa diminuzione è stata la più cospicua dal 1955 in poi, ed è principalmente attribuibile al livellamento della mortalità nella mezza età per il tumore del polmone e le altre neoplasie legate al tabacco, unitamente alla continua diminuzione della mortalità per carcinoma gastrico. La mortalità per carcinoma del polmone, tuttavia, ha continuato ad aumentare nei maschi più anziani (oltre i 75 anni). Le morti per carcinoma del polmone rappresentavano da sole il 28,5% dell'insieme delle morti per tumore nei maschi (il 37% nella quinta decade di età), seguite dallo stomaco (12,4%), dall'intestino (9,8%), dalla prostata (6,6%) e dalla vescica (4,9%). Nelle femmine, modesti aumenti si sono registrati per le neoplasie del polmone e della mammella nelle diverse classi di età, e, come peraltro nei maschi, della cute nella giovane e mezza età, mentre sono continuate le diminuzioni per i tumori gastrici e dell'utero (collo). Nel 1981, le sole neoplasie mammarie rappresentavano il 17,5% di tutte le morti per tumore nelle donne italiane, seguiti da intestino (14,1%), stomaco (12,3%) e polmone (6,1%) mentre l'insieme delle neoplasie uterine raggiungevano l'8%. Gli aumenti in entrambi i sessi della mortalità certificata per tumori cerebrali, mieloma, leucemie e linfomi, e della prostata nei maschi, parallelamente alla diminuzione del numero di certificazioni di morte attribuite ad « altri e non specificati » siti di origine, piuttosto che riflettere effettivi cambiamenti nella mortalità per tumori, costituiscono verosimilmente degli indicatori indiretti di miglioramenti nell'attendibilità della certificazione.
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