ALTERAZIONI DELLA PROTIDEMIA NELLA DIVERSA EVOLUZIONE DELLE METASTASI DA CANCRO MAMMARIO
1953; SAGE Publishing; Volume: 39; Issue: 4 Linguagem: Italiano
10.1177/030089165303900402
ISSN2038-2529
Autores ResumoItalianGli AA. hanno studiato le modificazioni del quadro sieroproteico in 34 pazienti, di cui 32 portatrici di metastasi (scheletriche o ghiandolari o disseminate) da cancro mammario, una con metastasi sterno-clavicolari da cancro della guancia e uno con metastasi scheletriche da reticoloistiocitoma a partenza linfoghiandolare.In ogni caso sottoposto a studio sono state eseguite: la determinazione della proteinemia totale col metodo Kjeldahlometrico; il frazionamento elettroforetico delle proteine secondo Tiselius; l'analisi delle frazioni euglobuliniche alfa, beta e gamma con la reazione di Boselli e, infine, numerose reazioni di labilità colloidale (nell'ordine, le reazioni di Auricchio M. B., Bungenberg De Jong, Hanger, Kunkel, Maclagan timolo intorbimento, Maclagan timolo flocculazione, Takata M. S., Ucko, Wunderly e Wuhrmann).Inoltre in diciassette di queste pazienti, le indagini sierologiche ed elettroforetiche furono ripetute una o più volte nel corso dell'affezione.Gli AA. giungono alle seguenti conclusioni:1) Non vi è un tipo di quadro sieroproteico caratteristico per l'esistenza di una neoplasia maligna di derivazione epiteliale.2) I quadri sieroproteici che si osservano nei portatori di manifestazioni neoplastiche epiteliali sono diversissimi e vanno dal normale, nelle forme di piccola estensione e nelle lesioni riparate o in siderazione, a quadri profondamente e variamente alterati negli stadi avanzati e avanzatissimi.3) Nelle metastasi da cancro della mammella in stadio florido, il quadro sieroproteico presenta le seguenti caratteristiche: ipoalbuminemia di grado non molto spiccato; iperalfaglobulinemia, a costituzione in parte eu-, in parte pseudo-globulinica; talvolta aumento delle beta-globuline; sovente aumento delle gamma-pseudo-globuline. Dato il grado modesto della ipoalbuminemia e l'esistenza di una iperglobulinemia alfa e gamma, la proteinemia totale è solo raramente diminuita; per lo più essa risulta normale o superiore alla norma.Le reazioni sierocolloidali sono prevalentemente negative o dubbie, solo in parte debolmente positive e ciò in conseguenza soprattutto dell'ipoalbuminemia e degli aumenti euglobulinici alfa e beta.4) Se la terapia applicata (nel nostro caso la terapia radiante), porta a riparazioni delle lesioni neoplastiche, si passa attraverso fasi successive nelle quali il tasso di albumina, sia pure lentamente, si innalza; le alfa e beta-globuline diminuiscono; le gamma-globuline non aumentano ulteriormente, salvo che nelle localizzazione metastatiche ghiandolari, ma modificano la loro costituzione da pseudo- a eu-globuline. Conseguentemente a ciò, le reazioni sierocolloidali tendono a farsi nettamente e concordemente positive.5) Queste modificazioni indotte dalla terapia radiante sono però transitorie e mutevoli. Se la lesione irradiata evolve verso la riparazione e la guarigione, il quadro sieroproteico ritorna gradualmente alla norma e vi rimane, fintantochè la lesione trattata persiste in istato di riparazione. Se la neoplasia riprende invece evoluzione sfavorevole, il quadro sieroproteico ritorna anch'esso alle caratteristiche sopra descritte come peculiari, fra le neoplasie mammarie metastatiche, di quelle in stadio florido.6) In pazienti portatrici di localizzazioni metasta'tiche molteplici e in vario stadio di evoluzione o di riparazione, il relativo schematismo dei quadri sieroproteici che abbiamo tracciato viene ad essere meno evidente e il quadro sieroproteico si rende più complesso per l'esistenza di ripercussioni sulla protidemia da parte di focolai neoplastici in diverse condizioni di attività e di evoluzione o riparazione.
Referência(s)