Artigo Acesso aberto Revisado por pares

Murder Made in Italy: Homicide, Media, and Contemporary Italian Culture

2013; Cambridge University Press; Volume: 33; Issue: 2 Linguagem: Italiano

10.33137/q.i..v33i2.19444

ISSN

2293-7382

Autores

Ellen Nerenberg, Luca Barattoni,

Tópico(s)

Italian Fascism and Post-war Society

Resumo

apparato di incrostazioni culturali che alimentano e distorcono la percezione non solo degli eventi criminosi ma anche le indagini sugli stessi.Stupefacente per la ricchezza dei dettagli e l'abbondanza di materiali, una delle direttrici teoriche all'origine del libro è il metodo genealogico di Michel Foucault, citato espressamente dalla studiosa, quale operatività più adatta ad incidere gli svariati strati di ispessimento culturale, al fine di muoversi lungo "l'arcata che connette voce e realtà" (21), ed approdare a una zona di verità.Relazionando i casi di cronaca con la rappresentazione di fiction e la cultura popolare, Nerenberg decostruisce la valenza falsamente "fondativa" dei delitti e delle loro interpretazioni, ne mostra l'evoluzione invece eminentemente mitologemica, ed arriva a svelarne il rapporto di contaminazione come un doppio movimento.La Prima Parte, denominata "Serial Killing" e in tre capitoli, diparte dal caso del "mostro" di Firenze per poi mappare la trattazione dell'omicidio seriale nella letteratura e nel cinema italiano contemporanei.L'autrice ricostruisce pazientemente le indagini, svelando convincentemente le idiosincrasie di organi investigativi e di stampa, spiazzati dalla natura dei delitti e restii ad ammettere la presenza di assassini seriali sul territorio italiano.Tale inadeguatezza si articola così in una dubbia rincorsa semiotica a creare il "mostro"e in una discesa "a costumi e antropologia" (102) ben evidenziata dalla colorazione regionale delle piste sarda e umbra.Di grande rilievo l'analisi dei contrasti tra pubblici ministeri: la giustizia italiana, afferma la studiosa, non solo riesce nella dubbia impresa di impantanare le indagini ad ogni livello, ma si mette da sola in condizione di far fallire la ricerca dei colpevoli tramite lotte intestine dai bassi intenti politici, come si evince dalla lotta tra i pubblici ministeri Mignini e Giuttari, ai ferri corti a causa della "perugina" pista satanica.Dopo un contributo sulla letteratura d'indagine e le detective story, Nerenberg chiude la Prima Parte con un capitolo sui film di Dario Argento, alla scoperta di come la violenza seriale venga rappresentata oggi in Italia, all'interno della interconnessione tra delitto reale e delitto sceneggiato.Divisa in due capitoli la Seconda Parte, dal titolo di "Matricide and Fratricide:

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