Quando lo Spirito Paracleto sarà venuto, „convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Gv 16, 8)
2006; Polskie Towarzystwo Teologiczne; Volume: 59; Issue: 1 Linguagem: Italiano
10.21906/rbl.346
ISSN2391-8497
Autores Tópico(s)Religious and Theological Studies
ResumoLa misericordia di Dio è immensa, ma Dio aspetta la risposta dell’uomo libero. Molto importante è il riconoscimento del peccato e la coscienza del bisogno dell’aiuto divino, della grazia. Lo Spirito Consolatore (παράκλητος), quando verrà, mostra di nuovo la necessità della conversione, della preparazione al giudizio finale. Il “mondo” nel Vangelo di Giovanni designa tutta la creatura, il mondo materiale, ma anche la gente opposta a Dio. Il „principe di questo mondo” (possibile un senso ironico – cf. Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11) è il diavolo.Lo Spirito „convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio”. Il verbo „convincerà” rende il termine greco ἐλέγξει (cf. Gv 8, 46; 1 Cor 14, 24), che nel NuovoTestamento può significare anche „correggere” (cf. Mt 18, 15), „riprendere” (cf. Lc 3, 19; 1 Tm 5, 20; 2 Tm 4, 2; Tt 1, 13; 2, 15; Ebr 12, 5; Ap 3, 19), „condannare” (Gv 3, 20; Ef 5, 11. 13; Gc 2, 9); „confondere” (Tt 1, 9; Gd 15). Il nome παράκλησις spesso si traduce come „consolazione” (cf. At 4, 36; 2 Cor 1, 3s; 7, 4), ma anche „esortazione” (cf. At 13, 15; 15, 31; Rm 12, 8; 1 Tm 4, 13), che può essere forte e scoprire i difetti degli esortati.Il peccato (la bestemmia) contro lo Spirito (cf. Mt 12, 31s; Mc 3, 28ss; Lc 12, 10) ha luogo quando l’uomo rifiuta l’ispirazione di Dio, rigetta la testimoniaza di Gesù confermata dai segni della potestà divina (cf. Gv 15, 22-25; Mc 1, 22. 27; Lc 4, 32. 36; Mt 7, 28).I peccatori devono convertirsi, vivere nella vita nuova con il Cristo risorto nella forza dello Spirito (cf. Rm 6, 1-7. 13s; 1 Cor 15, 17; 2 Cor 12, 21; Gal 5, 1; 1 Tm 5, 20. 22. 24s; 1 Gv 1, 8-10). Quella è l’unica via per ciascuno che vive nel mondo, nel quale ancora opera il diavolo, ma per il quale il Dio Padre ha mandato il suo Figlio come Salvatore (cf. 1 Gv 4, 14; 4, 9; Gv 3, 16).
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