Artigo Revisado por pares

Conoscenza reciproca delle opere letterarie e scientifiche tra Occidente, Bisanzio e il mondo arabo nell’alto Medioevo

2017; Issue: 129-2 Linguagem: Italiano

10.4000/mefrm.3767

ISSN

1724-2150

Autores

Paolo Cammarosano,

Tópico(s)

Historical, Religious, and Philosophical Studies

Resumo

L'autore indica come questione centrale nel problema delle conoscenze reciproche delle opere letterarie e scientifiche tra l'Occidente europeo, Bisanzio e il mondo islamico-arabo nell'alto medioevo la conoscenza della lingua greca, che era stata la lingua delle grandi opere letterarie e scientifiche dell'età classica. Riprendendo gli studi di Pierre Courcelle l'autore ricorda la fine della conoscenza del greco in Occidente dopo il VI secolo. Egli indica alcuni luoghi dove si mantenne una conoscenza del greco quali alcune sedi dell'Inghilterra anglosassone e i Italia alcuni ambienti cittadini di Ravenna, Milano, Roma e Napoli. Ma una sostanziale rottura di comunicazione tra Occidente e Oriente si realizzò e l'avvento arabo-islamico ne accentuò alcuni aspetti fino nei secoli IX e X. È importante notare come questi secoli conobbero in contemporanea tre grandi movimenti culturali quali la rinascenza carolingia, il nuovo umanesimo bizantino e il grandioso movimento di traduzioni dal siriaco in greco e dal greco in arabo avviato sotto la dinastia abbaside. Ma una serie di fattori sia linguistici che culturali, politici e ideologici impedirono che prima del secolo XII si realizzasse una effettiva comunicazione fra quelle tre grandi aree ed esperienze culturali.

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