Evangelismo ed eterodossia nella diplomazia franco-turca di Francesco I
2017; Issue: 129-2 Linguagem: Italiano
10.4000/mefrim.3255
ISSN1724-2142
Autores Tópico(s)Historical Studies on Spain
ResumoIl presente contributo indaga la figura dell'ambasciatore nella prima metà del Cinquecento, nel pieno delle Guerre d'Italia. Nel dettaglio si occupa dei rappresentanti del re di Francia a Venezia, centro di incontri e di scambi politici, culturali e religiosi. In quella confusa stagione si sovrappongono scelte diplomatiche e orientamenti spirituali di uomini molto spesso legati alla rete evangelica di Margherita di Navarra, sorella del re, e partigiani di un compromesso tra le istanze di riforma proposte da Lutero e la fedeltà alla Chiesa di Roma. Emerge la complessità della situazione alla corte di Francia, dove fin dai primi anni venti si contrapposero gruppi rivali, con diverse visioni geopolitiche oltreché religiose. Giovan Gioachino da Passano, Lazare de Baïf, Georges de Selve, Georges d'Armagnac, Guillaume Pellicier o ancora Antonio Rincon, Charles de Marillac e Vincenzo Maggi furono espressione di un'« Italia del Cristianissimo », composta nel contempo di abili agenti politici, impegnati in delicati negozi con le potenze italiane e con il Turco, umanisti raffinati e credenti tormentati.
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