Artigo Revisado por pares

Marine malacological records from Torres de Alcalà, Mediterranean Morocco, with the description of a new philinid species.: (Gastropoda: Prosobranchia, Heterobranchia, Opisthobranchia and Pulmonata)

2001; Issue: 37 Linguagem: Italiano

ISSN

2420-7780

Autores

P. Lionello Tringali,

Tópico(s)

Marine Bivalve and Aquaculture Studies

Resumo

EnglishThe present paper records some noteworrhy gastropod species at Cala Iris, a cove on the coast of Torres de Alcala (= Torres el Kal'a, 35°10’ N, 04°.19' W), Mediterranean Morocco. These species belong to the families Diastomatidae Cossmann, 1893, Rissoidae J.E. Gray, 1847, Eulimidae H. Adams & A. Adams, 1853, Buccinidae Rafinesque, 1815, Marginellidae Fleming, 1828, Hyalogirinidae Waren & Bouchet, 1993, Philinidae J.E Gray, 1850. and Ellobiidae A. Adams, 1855. The records are commented in brief notes. Some notes contain also remarks on the nomenclature and/or systematics of the species. iris n. sp. is here described on the basis of empty shells, and is compared with the most similar Atlantic-Medirerranean species. The present paper includes also the first Mediterranean record of the Eastern Atlantic condensa van der Linden, 1995, and the first Eastern Mediterranean record of intricata Monterosato, 1884. italianoSono segnalate alcune specie di gasteropodi (Prosobranchia, Heterobranchia ed Opisthobranchia) di particolare interesse dal fondale infralitorale di Cala Iris, una baia nei pressi di Torres de Alcala (= Torres el Kal’a, 35°10’ lat. nord, 04°19' long. ovest), sulla costa mediterranea del Marocco, a 130 km ca. da Ceuta. Da questa localita e qui descritta. iris n. sp., sulla base della sola morfologia conchiliare. La nuova specie presenta una conchiglia simile a punctata (J. Adams, 1800), la cui scultura spirale, pero, e composta di file di fossette non collegate tra loro, mentre su P. iris le fossette sono collegate a formare strie catenoidi. La protoconca di P. iris e meno larga, con nucleo meno prominente, e scolpita in modo piu grossolano da granuli di forma irregolare, disposti disordinatamente. catena (Montagu, 1803) e anche essa prossima per dimensioni, forma generale e scultura. P. iris ha, tuttavia, profilo piu arrotondato, sia frontalmente, che lateralmente, e meno ristretta verso la sommita, ha labbro interno piu flessuoso e strie spirali piu delicate, che iniziano come strie ondulate semplici per assumere con maggiore gradualita il caratteristico aspetto catenoide. La protoconca di P. iris e di maggiori dimensioni, ma scolpita in modo analogo. Questa specie e probabilmente la Philine sp.” recentemente segnalata da Moreno & Templado (1998) per la Spagna meridionale e Ceuta e la raffigurata vivente da Mifsud (1996) come Philine quadrata (S.V.Wood, 1939). Alvania sculptilis (Monterosato, 1877) e specie comune a Torres de Alcala, simile a - o, forse, solo una forma di - Alvania scabra (Philippi, 1844), che sembra rimpiazzare nell’estremo Mediterraneo occidentale, distinta per la variabile consistenza della scultura assiale, in molti casi pressoche evanescente, i tre cordoni spirali decorrenti sul penultimo giro sopra l'apertura, in luogo dei quatto di A.scabra, e la protoconca piu arrotondata e con nucleo meno prominente. Gli esemplari con scultura maggiormente marcata sembrerebbero corrispondere ad Alvania oranica (Pallary, 1900), la cui identita resta, in ogni caso, incerta. Alvania sculptilis e abbondante a Torres de Alcala, dove vive su alghe brune. Alvania tessellata (Weinkauff, 1368, ex Schwartz MS.), piuttosto comune a Torres de Alcala, non sembra effettivamente distinta da Alvania spinosa (Monterosato, 1390), per come quest'ultima e generalmente identificata in letteratura. Il solo presunto carattere distintivo, la seconda fila spirale di noduli, in posizione abapicale, e incostante: su molte conchiglie la seconda fila di noduli e appena accennata dimostrando cosi l’esistenza di forme intermedie. La simile Alvania pagodula (B.D.D.,1884) puo mostrare, anch’essa, una forma con una sola fila di noduli e, peraltro Alcidia spinosa Monterosato - descritta su materiale pleistocenico e recente della Sicilia e non dall'areale lusitanico - potrebbe ben corrispondere, di fatto, a quest’ultima forma. Altre specie qui segnalate sono Cassiella abylensis Gofas, 1987, Cingula trifasciata (J.Adams, 1800), Setia aartseni (Verduin, 1984), Setia slicorum (Verduin, 1984), Vitreolina cionella (Monterosato, 1878), Chauvetia cfr. retifera (Brugnonee, 1880) [= pelliphocae Reeve, 1845”, sensu auctores], Granulina wanhareni (van Aartsen, Menkhorst & Gittenberger, 1984), Hyalogyra zibrowii Waren in Waren, Carrozza & Rocchini, 1997, Brachystomia improbabilis (Oberling, 1970), n. comb. [= Odostomia verduini van Aartsen, 1987], intricata Monterosato, 1884, di cui si raffigura anche una piastra gastrica, e Pseudolampus kochi (Pallary, 1900). Quest'ultima non e la specie tipo di Pseudolampus Pallary, 1900, contrariamente a quanto talora indicato in letteratura: la specie tipo di Pseudolampus e Melampus exiguus Lowe, l835, per designazione successiva di Monterosato (1906). Non e da escludere, tuttavia, che M. exiguus, descritta originariamente da Madeira, possa essere, effettivamente, un sinonimo seniore di P. kochi. I1 nome Chauvetia cfr. retifera (Brugnone, 1880) e qui adottato per la specie comunemente denominata Chauvetia pellisphocae, giacche il mareriale tipico (NHML) di Pleurotoma pellisphocae Reeve, 1845, corrisponde ad un turride delle Indie Occidentali. Brugnone (1880) ha basato Lacheis retifera su una singola conchiglia fossile da Caltanissetta (Sicilia), ma Monterosato (1884; 1889b) sembrerebbe aver impiegato questo nome per la specie qui segnalata. Non avendo potuto ancora rintracciare l'olotipo di Lacheis retifera, probabilrnenre perduto, o altro materiale identificato come tale da Brugnone, questo nome e impiegato con beneficio di inventario, essendo piu antico di Chauvetia elongata F. Nordisieck & Garcia Talavera, 1979, un nome, quest'ultimo, comunque da verificare. Infine, sono qui presentate anche le prime segnalazioni di condensa van der Linden, 1995, per il mar Mediterraneo e di intricata Monterosato,1884, per il bacino orientale del Mediterraneo

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