S’opposer au terrorisme et à la mafia : les luttes citoyennes à Milan (1968-1993)
2019; École Normale Supérieure de Lyon Editions; Issue: 22 Linguagem: Italiano
10.4000/laboratoireitalien.2645
ISSN2117-4970
Autores Tópico(s)Italian Fascism and Post-war Society
ResumoL'articolo analizza il modo in cui la società milanese ha combattuto due fenomeni che l'hanno aggredita nei 25 anni che vanno dal 1968 al 1993 (l'anno degli avvisi di garanzia al leader socialista Bettino Craxi e della strage mafiosa di via Palestro), ovvero il terrorismo, specialmente di sinistra, e la mafia. Cerca cioè di inquadrare la storia della metropoli più ricca e cosmopolita d'Italia in un'ottica speciale. Non quella economica e delle lotte sindacali, né quella politica di Bettino Craxi, della Lega o di Silvio Berlusconi, ma quella della lotta contro due nemici frontali della democrazia e della legalità. Esso propone così alcune note critiche sulla storia di due diversi movimenti che si sono susseguiti nel tempo, entrambi molto più civili che politici o sindacali, entrambi in difesa delle istituzioni. Meno strutturato e visibile quello contro il terrorismo, più consapevole, organizzato e partecipato quello contro la mafia. Tutti e due costretti a confrontarsi con diffidenze e pregiudizi culturali, tutti e due animati, specie il secondo, da una forte componente giovanile e studentesca. Il racconto, l'analisi, nascono e sono alimentati dalla memoria diretta dell'autore, che per ragioni diverse ha partecipato ai due movimenti intensamente, nel secondo caso svolgendovi anche un ruolo di leadership. Il genere scelto è dunque quello del «diario sociologico».
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