Mireille Calle-Gruber, Pascal Quignard ou Les leçons de ténèbres de la littérature
2020; Rosenberg & Sellier; Issue: 191 (LXIV | II) Linguagem: Italiano
10.4000/studifrancesi.32298
ISSN2421-5856
Autores Tópico(s)French Literature and Criticism
ResumoAd alcuni dei sei saggi, apparsi tra il 2005 e il 2017, estesi, rielaborati e qui riuniti, si è già avuto modo di accennare in queste pagine.Gli argomenti affrontati vanno dall'apocrifo come modalità di scrittura visionaria e ribelle a ogni definizione -in merito a La frontière e alle Tablettes de buis d'Apronenia Avitia -alla metamorfosi come chiave leggendaria per accedere, senza disvelarlo, al segreto della physis e dell'animalità umana, in merito alle Solidarités mystérieuses.Accostando temi quali il trauma della nascita, le rovine della Storia inscritte nell'infanzia e la creazione come erranza solitaria, etimologicamente sauvage (solus + vagus), come predazione e come estasi, l'A.mobilita testi poco commentati quali gli Écrits de l'éphémère o Requiem.Tornando sulle "lezioni" di Louis-René des Forêts e Emmanuel Hocquard assimilate da Pascal Quignard, raccorda tra loro traités e romanzi moltiplicando i nessi tra i primi scritti dell'autore e i più recenti.Nel montaggio scucito, allucinato, di biografemi, aforismi e altri «alogoï» (p.14), nella riesumazione di figure appartate e testi ermetici della tradizione quali l'Alessandra di Licofrone e nella traduzione come interrogazione della fonte volta ad esaltarne «le sens multiple décalé et l'imprononçable» (p.139), si rinvengono alcuni tratti di una scrittura che rivendica la contraddizione e la reticenza, «l'intraitable», «l'inconditionnel», «l'ab-solu» (p.185). 2Tra i contrari che in Quignard «ne s'opposent pas, ils s'appellent» (p.19), a guidare l'immersione nell'opera, conferendo alla raccolta l'unità messa in rilievo nell'inedito
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