Artigo Revisado por pares

Fortuna del Medioevo visconteo nella Milano degli Asburgo e di Federico Borromeo, tra memoria storica e rinnovata devozionalità

2021; Issue: 133-1 Linguagem: Italiano

10.4000/mefrm.9291

ISSN

1724-2150

Autores

Laura Cavazzini,

Tópico(s)

Architecture and Art History Studies

Resumo

L'articolo prende in esame alcuni casi di reimpiego e ricontestualizzazione nella Milano degli Asburgo e di Federico Borromeo di sculture medievali, in gran parte connesse all'età d'oro viscontea. Si analizzerà tra gli altri il caso di alcuni marmi reimpiegati nel cantiere del nuovo Duomo, fondato nel 1386, e provenienti dalle precedenti cattedrali di Santa Tecla e di Santa Maria Maggiore; il recupero e il restauro negli anni di Federico Borromeo, quando a Milano fiorì una precoce sensibilità per le memorie storiche ed artistiche della città medievale, della monumentale Madonna col Bambino che un tempo vegliava sulla città dall'alto della Porta Vercellina, demolita nel corso della ristrutturazione della cinta muraria voluta da Ferrante Gonzaga; la salvaguardia e il riallestimento della trecentesca imitazione del sepolcro di Cristo nella chiesa inferiore di San Sepolcro; il recupero, il restauro e il riallestimento di tre affascinanti rilievi marmorei oggi in San Bassano a Pizzighettone (in provincia di Cremona), ma in origine a Milano. Dal capoluogo lombardo li portò nel 1613 il Gran Cancelliere Diego Salazar per ornare il sacello di famiglia, dove una targa ricorda ancor oggi l'accaduto, enfatizzandone la committenza di Azzone Visconti, circostanza che doveva renderli particolarmente preziosi agli occhi dell'aristocratico spagnolo.

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