Le notizie di Paolo Pompilio sulla diffusione delle lingue romanze nel Quattrocento
2000; Verlag Vittorio Klostermann; Volume: 112; Issue: 4 Linguagem: Italiano
ISSN
1864-0737
Autores Tópico(s)Historical Linguistics and Language Studies
Resumo? proprio vero che nulla ? pi? inedito di ci? che ? stato pubblicato, magari pi? volte. Le importanti informazioni sulle lingue romanze, trascritte negli ultimi decenni del Quattrocento dall'umanista romano Paolo Pompilio (1455-1491) in un'opera rimasta inedita, negli ultimi settantanni sono state stampate tre volte, ed in lavori di studiosi di prim'ordine (Mercati 1924-25; Dionisotti 1968; Tavoni 1984), eppure sembra che siano sfuggite a tutti i romanisti. Pompilio, che per il problema del rapporto tra latino e volgare si atteneva alla saggia teoria di Biondo Flavio, aveva non comuni capacit? di osservazione linguistica e, potendo disporre delle informazioni reperibili nella Curia romana, ci dice cose molto interessanti, ad esempio sul romeno. Ma egli aggiunge anche tre informazioni assolutamente originali sulla sopravvivenza, ai suoi tempi, di parlate romanze in molte localit? della Palestina, in alcune zone del Caspio e nella Tunisia meridionale. Queste notizie gli venivano da mercanti, di uno dei quali egli ci trasmette addirittura notizie dettagliate, compreso il nome. Dobbiamo essere molto grati a Lorenzo Renzi, che di queste informazioni d? finalmente conto in un bel lavoro sugli umanisti italiani e la lingua romena (Renzi 2000). Ma il povero Pompilio, se per altri aspetti raccoglie le lodi del nostro studioso, se la cava malissimo in rapporto ai tre punti che ho riassunto sopra: ?testimonianza certamente falsa? (ib.: 25); ?la notizia sembra inverosimile? (ib.: 26); ?false notizie? (ib.). In verit?, scrive Renzi, la sua ?onest? ? peraltro fuori di dubbio? (ib.: 30), ma ci? non toglie che egli sia ?soggetto ad abbagli? (ib.), insomma si lasci prendere in giro dai suoi informatori. Vorrei tentare qui di mostrare che non ? proprio sicuro che il nostro umanista fosse stato gabbato. Comincio dalla Tunisia, a proposito della quale abbiamo da Pompilio una informazione quanto mai circostanziata. Ristampo il passo (Ex libro tertio notationum. De Antiquitate linguae latinae. Caput $extum)y secondo Tavoni (1984:301), che ha ricontrollato il ms. Vaticano lat. 2222:
Referência(s)