[Quintilian] The Son Suspected of Incest with His Mother («Major Declamations», 18–19) by Bé Breij
2017; University of California Press; Volume: 35; Issue: 4 Linguagem: Italiano
10.1353/rht.2017.0004
ISSN1533-8541
Autores Tópico(s)Classical Studies and Legal History
ResumoReviews Bé Breij, [Quintilinn] The Son Suspected ofIncest with His Mother («Major Declamations», 18-19), Edizioni Université di Cassino, Cassino 2015, pp. 612. ISBN: 9788883170577 Un padre tortura il figlio in una stanza appartata della casa per strappargli la verità in mérito alie voci che lo vogliono coinvolto in una relazione incestuosa con la madre. Il giovane muore fra i tormenti; la madre chiede allora al marito cosa abbia appreso nel corso dell'interrogatorio, e al suo rifiuto di rispondere lo accusa di mala tractatio. È questo il tema delle ultime due Declamaziotii maggiori, la raccolta di diciannove controversie allestita a Roma nell'ultimo scorcio del IV secolo d.C. e fatta circolare sotto il nome di Quintiliano: la prima reca l'accusa della madre, la seconda la difesa del padre. Ai due testi in questione Bé Breij (d'ora innanzi B.), una delle più intel ligent! e prolifiche studiose della declamazione latina, aveva già dedicate nel 2007 un ampio commente, oltre a numerosi interventi di minore respiro; il volume recupera dunque un decennio di scavo esegetico, sviluppando linee di ricerca tracciate negli studi già pubblicati e insieme aspetti rimasti prece dentemente in ombra. Nella lunga introduzione si affrontano sistemáticamente le questioni legate ai protagonisti delle due Maiores, alla cornice giuridica della loro controversia, agli aspetti stilistici e retorici dei pezzi pseudo-quintilianei. B. delucida anzitutto storia e contenuti della patria potestas, rilevando in particolare come il diritto di metiere a morte un figlio risulti applicate in un numero esiguo di casi. Molto opportunamente, B. prende tuttavia le distanze da quanti considerano la patria potestas poco più che un idolum storiografico e sottolinea come essa contribuisse in ogni caso a configurare un rapporte fortemente sbilanciato tra padri e figli. Non a caso, la declamazione latina dedica uno spazio cospicuo ai conflitti generazionali: una scelta che da un lato aiutava i giovani romani a verbalizzare le frustrazioni indotte da una struttura familiare spesso oppressiva, daU'altro li preparava al ruolo di pater familias cui essi erano chiamati in età adulta. La studiosa osserva che m nessuna controversia i figli sembrano contestare il potere che i padri esercitano su di loro; al contrario, i retori che parlano in difesa dei padri rivendicano il carattere inevitabile e giusto della misura punitiva; quanti invece intervengono a favore dei figli biasimano l'abuso della patria potestas, ma ne lasciano intatti Rhetorica, Vol. XXXV, Issue 4, pp. 475-483. ISSN: 0734-8584, electronic ISSN: 1533-8541.© 2017 by The International Society for the History of Rhetoric. All rights reserved. Please direct all requests for permission to photocopy or reproduce article content through the University of California Press's Reprints and Permissions web page, http.//www.ucpress. edu/joumals.php?p=reprints. DOI: https://doi.org/10.1525/rh.2017.35.4.475. 476 RHETORICA i fondamenti: la declamazione discute insomma i comportamenti del padre, ma frnisce con il presérvame la posizione di vértice all'intemo della famiglia. Il secondo parágrafo concerne il motivo dell'incesto, anch'esso indagato dapprima nelle fonti storiche, giuridiche e letterarie, quindi in riferimento specifico alia declamazione, dove il tema ricorre quattordici volte; le due Maiores restaño comunque le uniche a trattare la piú problemática fra le relazioni incestuose, quella che coinvolge un figlio e sua madre. Di grande rilievo è il parágrafo successivo, relativo al quadro giuridico che regola entrambe le controversie pseudo-quintilianee, quello della actio¡nalae tractationis. In particolare, B. nota correttamente come essa venga spesso brandita per contestare un danno inflitto non tanto alia moglie quanto al figlio di costei, danno che in molti casi coincide con la morte del figlio stesso. Le controversie insistono talora sulla sproporzione fra l'accusa di maltrattamento e la gravità delle colpe maritali cui essa si riferisce e non mancano di elevare il proprio lamento contro un sistema legislativo che non consente altra via di espressione giuridica al dolor delle donne per i torti loro inflitti dai propri mariti; pur con questi limiti, tuttavia, l'azione per mala tractatio dá comunque voce alie istanze delle mogli e permette di esplorare la patria potestas da un terzo e ulteriore punto di vista, dopo quello di padri e...
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