Tra il lago Sevan e l’Arasse. Trent’anni di archeologia Urartologica italiana in Armenia (1994-2023)
2024; Firenze University Press; Linguagem: Italiano
10.36253/bsgi-7571
ISSN2974-5780
AutoresRaffaele Biscione, Roberto Dan, Boris Gasparyan, Simon Hmayakyan, Artur Petrosyan,
Tópico(s)Ancient Mediterranean Archaeology and History
ResumoL’articolo presenta 30 anni di archeologia italiana in Armenia, condotta dal CNR e dall’ISMEO. Le ricerche – ricognizioni di superficie e scavi – si sono concentrate sulla presenza in Armenia del regno di Urartu, il primo vero stato dell’area sud-caucasica, e sul suo retroterra culturale, l’Antica Età del Ferro. L’attività si è svolta nel bacino del lago Sevan e nelle regioni di Kotayk e Vayots Dzor. Sono stati studiati i sistemi di controllo del territorio, sia pre-urartei che urartei; le vie di transito; lo sviluppo della complessità sociale e l’aumento della conflittualità tra gruppi indigeni ed esogeni tra l’antica Età del Bronzo e la nascita dello stato di Urartu; l’impatto della nascita e dello sviluppo dello stato di Urartu e la sua interazione con le comunità locali; l’architettura e la cultura materiale dalla tarda Età del Ferro all’impero Achemenide; la continuità culturale tra la fine del regno di Urartu e l’epoca Tardo-Antica. Si è visto che la base economica dello stato urarteo consisteva nella coesistenza del modello pastorale e di un altissimo sviluppo agricolo, insieme allo sfruttamento delle risorse minerarie locali. L’interazione e l’integrazione con le comunità locali sono state decisive per la fortuna politica urartea, che ha avuto un impatto straordinario sulle culture locali anche nei secoli successivi. Il forte influsso urarteo fu un elemento fondamentale nel processo di etnogenesi del popolo armeno.
Referência(s)